La macro-area “trasformazione digitale del business” è particolarmente importante per mantenere l’Europa al passo dei tempi. La digitalizzazione, il cloud, l’utilizzo dell’ intelligenza artificiale sono infatti aspetti innovativi già divenuti fattori competitivi per le imprese. In tal senso in Europa la situazione migliore si registra nella digitalizzazione delle piccole e medie imprese (64%) e nell’uso del cloud (52%), anche se con valori lontani dal target. Veramente basso, invece, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) che raggiunge un misero 11% rispetto al target, dimostrandosi uno dei fattori con maggiore gap.
Anche le digital skills di base e la formazione di specialisti ICT rientrano nel programma; ad oggi in Europa sono stati raggiunti rispettivamente per il 69% e per il 49% (9,8 milioni rispetto al target di 20 milioni). Dati buoni ma difficili da colmare, considerati i tempi di formazione.
I migliori risultati riguardano invece l’introduzione della cartella elettronica sanitaria (79%) e la digitalizzazione dei pubblici servizi per i cittadini (79%) e per le aziende (85%).
La situazione è quindi sufficiente per una buona parte degli indicatori, ma lo sforzo in UE è ancora notevole. In particolare, in base agli attuali ritmi di implementazione saranno sicuramente raggiunti gli obiettivi per FTTP, VHCN e E-Health, mentre un maggiore sforzo dovrà essere investito per la digitalizzazione dei servizi pubblici, per il cloud, per la formazione degli specialisti ICT e per incrementare le basic skills; in caso contrario sarà difficile il raggiungimento degli obiettivi al 2030. L’AI rimane argomento “caldo” di questo periodo storico ma scarsamente implementata nella realtà. Ed il problema non è solo la bassa percentuale sul target (8%) ma la velocità di introduzione; in base all’attuale velocità di implementazione, infatti, i tempi di raggiungimento del target si avranno fra 100 anni (vedi figura 2). Il problema dovrà essere attentamente analizzato ed è richiesto un cambio di passo, evidentemente.
L’Italia ed i suoi “digital gaps”
Il report specifico per l’Italia presenta dei dati alquanto “disomogenei”. Dalla tabella Digital Dekade KPI (pg. 4) risulta chiara una buona progressione nella digitalizzazione dei pubblici servizi sia per i servizi (digital public services - DPS) ai cittadini (68%) che per le imprese (76%). Abbiamo lavorato bene anche per la digitalizzazione della sanità (e-Health); con l’ 83% dell’obiettivo raggiunto, siamo al di sopra della media europea grazie ad una notevole progressione nel 2023 (+15,9%).