Marc Bloch, nella sua "Apologia della Storia", ricorda uno scambio avvenuto con un altro celebre storico belga, Henri Pirenne. Pirenne gli disse: «Se fossi un antiquario, non avrei occhi che per le cose vecchie. Ma io sono uno storico. È per questo che amo la vita». Lo storico non deve limitare la propria attenzione al passato, ma le "cose vecchie" sono essenziali per comprendere l'oggetto di studio e individuare percorsi di ricerca fruttuosi.
Ogni domenica, ne "La Bottega dell'Antiquario", a cura della Redazione Storia, presenteremo un articolo accademico e un saggio che si distinguono per l'originalità dei loro contributi nella ricerca storica e per la comprensione delle questioni storiche sul campo. Tratteremo vari temi, dalla storia delle relazioni internazionali a quella globale, passando per quella economica e nazionale, fino alla storia militare e alla storiografia. Per capire come gli storici, stando sulle spalle dei giganti che li hanno preceduti, siano stati in grado di contribuire al miglioramento della comprensione del passato.