Sorpresa alle primarie in Argentina. Dopo Urozhaine, con N. Cantatore - Rassegna del 15/8/23

di

Punto Stampa a Cura di: Duccio Di Prima, Franz Forti
Conducono: Franz Forti, Mattia Alvino

 

Ospite

Nane Cantatore. Dopo Urozhaine
Gli ucraini hanno liberato un altro insediamento al sud, dopo settimane di stasi. Un altro ancora, Robotyne, è sotto forte pressione. Il fronte si sta finalmente muovendo o è solo un assestamento?

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

 

Ucraina

Secondo fonti del Kyiv Independent, i partigiani ucraini avrebbero dato alle fiamme una base militare russa nella città occupata di Mariupol. Nell’incendio sarebbero stati coinvolti almeno dieci soldati russi, e sarebbero stati distrutti dei veicoli da trasporto. Non è chiaro se i soldati russi siano rimasti uccisi o solamente feriti. La notizia sembra essere corroborata da alcune immagini postate su telegram che mostrano colonne di fumo alzarsi nei pressi dell’acciaieria Azovstal, dove è nota la presenza di una base russa.

Secondo quanto riportato da ISW il 14 agosto, le forze ucraine hanno condotto operazioni di controffensiva su almeno due settori del fronte il 14 agosto e, secondo quanto riferito, sono avanzate nell'area di confine di Donetsk-Zaporizhia Oblast. Il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Malyar ha riferito che le forze ucraine hanno continuato le operazioni di controffensiva nelle direzioni di Melitopol (oblast di Zaporizhia occidentale) e Berdyansk (oblast di Donetsk occidentale e oblast di Zaporizhia orientale)

 

Alexander Khodakovsky, comandante del battaglione russo "Vostok" che difendeva vicino a Urozhaine, si è lamentato del fatto che le forze russe non stanno schierando ulteriori riserve e battaglioni di artiglieria nell'area. Khodakovsky ha affermato che il battaglione "Vostok" sta combattendo per Urozhaine con tutte le forze disponibili ma che le forze che operano nell'area sono esauste e stanno subendo perdite. ISW ha precedentemente valutato che le forze russe non dispongono di riserve operative disponibili che consentirebbero loro di effettuare rotazioni o portare rinforzi aggiuntivi e che le linee difensive russe potrebbero essere fragili.

 

Le autorità di occupazione della Crimea stanno tentando di imporre nuove sanzioni federali alle persone che pubblicano contenuti che rivelano l'ubicazione e le operazioni delle risorse militari russe nella Crimea occupata, probabilmente in risposta alla campagna di interdizione in corso dell'Ucraina. 

 

Le forze russe hanno condotto una serie di attacchi con missili e droni contro Odessa Oblast nella notte tra il 13 e il 14 agosto. Lo  stato maggiore ucraino ha riferito che le difese aeree ucraine hanno distrutto tutti gli otto missili da crociera Kalibr lanciati dai russi e 15 droni Shahed-131/136.  Lo stato maggiore ucraino ha riferito che la caduta di detriti di missili e droni ha causato incendi in diverse località della città di Odessa

 

Funzionari statunitensi hanno annunciato un nuovo pacchetto di assistenza alla sicurezza da 200 milioni di dollari per l'Ucraina il 14 agosto. Funzionari statunitensi hanno annunciato che il pacchetto include ulteriori razzi HIMARS, missili di difesa aerea Patriot, missili anticarro TOW e attrezzature per lo sminamento.

 

Politica internazionale

America Latina

Argentina: Si sono tenute domenica le primarie generali per determinare i candidati alla presidenza nelle elezioni del prossimo ottobre. Javier Milei ha ottenuto a sorpresa la maggioranza relativa dei voti, con il 30,5%. La coalizione peronista al governo è terza e ha ottenuto invece il 27% dei voti, mentre il principale partito conservatore all’opposizione, Juntos por el Cambio, il 28%. Milei, che adesso è considerato il favorito alla presidenza argentina, è un economista libertario dalle posizioni controverse. Ha dichiarato ad esempio di voler chiudere la banca centrale argentina e di voler rimpiazzare il peso con il dollaro statunitense. La banca centrale ha reagito ai risultati delle primarie alzando i tassi di interesse dal 97% al 118% e svalutando il peso argentino a 350 pesos per dollaro.

Medio Oriente

Israele: È cominciata la trentaduesima settimana di proteste popolari contro la riforma della giustizia voluta dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Il primo ministro ha annunciato domenica che il governo proseguirà con la contestata riforma sulle nomine del comitato di selezione dei giudici. Fra i manifestanti ci sono migliaia di riservisti militari volontari che hanno smesso di presentarsi agli addestramenti di aggiornamento settimanali e  per questo potrebbero non essere più abilitati al combattimento a breve. Netanyahu si è molto lamentato delle proteste dei riservisti, definendole “insubordinazioni” che potrebbero mettere in pericolo l’apparato militare israeliano.

Asia e Pacifico

Pakistan: Anwaar-ul-Haq Kakar ha giurato come primo ministro temporaneo in vista delle elezioni parlamentari che si terranno fra tre mesi. Kakar non era un personaggio di spicco della politica pakistana: da senatore rappresenta la regione sudoccidentale del Belucistan dal 2018. Il Pakistan vive un periodo di instabilità politica da quando l’ex primo ministro Imran Khan è stato prima deposto da un voto di sfiducia nel 2022 e poi condannato a tre anni di carcere per corruzione nel maggio scorso. Nonostante Imran Khan non possa presentarsi alle prossime elezioni, il partito PTI, di cui fa parte, è ancora considerato un rivale ostico per il partito del presidente uscente Shahbaz Sharif, della Lega Musulmana.

Secondo l’emittente tedesca Deutsche Welle, le elezioni potrebbero  anche essere rimandate a causa  della grave crisi economica in cui si trova il Paese, e che ha spinto il Fondo Monetario Internazionale ad approvare un prestito di 3 miliardi di dollari in favore del Pakistan.

Già Al Jazeera aveva valutato come scarsa la probabilità che le elezioni si svolgano entro novembre, per ragioni differenti ed esposte nella rassegna stampa della scorsa settimana.

Africa

Niger: La giunta militare ha dichiarato che processerà il presidente deposto Mohamed Bazoum per alto tradimento. Un portavoce dei militari ha reso noto tramite la televisione del Niger che è stata raccolta l’evidenza necessaria ad accusare il presidente e i suoi collaboratori, apparentemente riferendosi alle conversazioni scambiate da Bazoum con diplomatici e media occidentali durante la sua detenzione. La giunta ha poi accusato i Paesi dell’ECOWAS di fabbricare false accuse nei confronti del Niger per giustificare un intervento militare.

 

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