Punto Stampa a Cura di: Duccio Di Prima, Franz Forti
Conducono: Barbara Marzialetti, Franz Forti
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Argomenti principali della giornata:
Ucraina |
Giovedì scorso il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Støre, ha annunciato che anche la Norvegia donerà dei caccia F16 all’Ucraina, mentre si trovava in visita a Kyiv. Non è ancora chiaro il numero di caccia che verranno donati dal Paese scandinavo, ma secondo un analista dell’emittente norvegese TV2 la Norvegia dispone ancora di dodici F16, dopo averne venduti trentadue alla Romania a giugno. Il primo ministro Støre ha poi aggiunto che saranno donati all’Ucraina anche dei kit di sminamento. |
Russia |
Il comitato investigativo russo ha identificato tramite analisi genetiche i corpi delle dieci persone a bordo dell’aereo privato precipitato mercoledì nella regione di Tver. Le persone che hanno perso la vita nell’incidente aereo sembrano essere le stesse presenti nella lista ufficiale dei passeggeri, comprendente anche Yevgeny Prigozhin e Dmitry Utkin. Le autorità russe non si sono ancora espresse sulle cause dell’incidente. |
Europa |
Grecia: l’incendio che da nove giorni sta devastando la regione di Evros, al confine terrestre con la Turchia, non potrà essere messo sotto controllo. Lo ha dichiarato il vice governatore della regione, Dimitris Petrovich, durante un’intervista per un’emittente greca. L’incendio minaccia sia la città greca di Alessandropoli che la riserva naturale di Dadia, ed è l’incendio più esteso nella storia dell’Unione Europea. Sono già bruciati circa 74 mila ettari di bosco nella Grecia settentrionale ed è previsto un aggravamento della situazione a partire da lunedì a causa del vento. |
Politica internazionale | |
Medio Oriente | Siria: durante tutta la scorsa settimana si sono registrate proteste antigovernative in molteplici province della Siria. Le proteste si sono originate a Sweida, vicino al confine con la Giordania, per poi estendersi al resto del Paese con la comune richiesta di deposizione del governo di Bashar al-Assad. L’ ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che i dimostranti meritano “tutto il nostro supporto”. L’inviato speciale tedesco per la Siria, Stephen Schneck, si è appellato al regime di Assad affinché non venga usata la violenza per reprimere i manifestanti. Alcune fonti dell’associazione non governativa operante in Medio Oriente ABAAD sostengono che il regime sia contrario a qualsiasi riforma politica, ma data la gravissima crisi economica in corso in Siria non è escluso che il governo conceda forme di autonomia amministrativa ad alcune regioni per placare le manifestazioni. |
Asia e Pacifico | Giappone: dopo il rilascio nell’Oceano Pacifico dell’acqua di raffreddamento della centrale di Fukushima, cominciato giovedì scorso, le analisi dell’acqua marina nel tratto di costa antistante la centrale non hanno rilevato radioattività anomala. Secondo quanto riportato domenica dal ministero dell’ambiente giapponese, i campioni di acqua contenevano una quantità di trizio minore del limite di rilevamento di 7 becquerel per litro, e perciò lo sversamento “non avrà alcun effetto avverso sulla salute umana o sull’ambiente”. Il limite di radioattività imposto dall’organizzazione mondiale della sanità per l’acqua potabile è di 10000 becquerel per litro. |
Africa | Africa Occidentale: gli stati membri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per una nuova missione militare in Ghana, Togo, Benin e Costa d’Avorio. La missione comprenderà l’invio di personale di polizia e soldati europei per addestrare le forze di sicurezza locali ad operazioni antiterroristiche e per fornire loro supporto tecnico. La missione verrà ufficialmente avviata a ottobre, durante la riunione dei ministri degli esteri dei Paesi UE in Lussemburgo. La preoccupazione principale dell’UE è che i gruppi terroristici di ispirazione islamica come l’IS e Al-Qaeda possano estendere le proprie operazioni dalla regione del Sahel a quella del golfo di Guinea. Un altro degli obiettivi della missione è controbilanciare l’influenza russa nell’area, che si è resa ancora più allarmante dopo il colpo di stato in Mali. Zimbabwe: il presidente uscente Emmerson Mnangagwa guiderà lo Zimbabwe per un secondo mandato, dopo aver vinto le elezioni presidenziali lo scorso sabato con il 52,6% dei voti. Mnangagwa, che ha 80 anni, aveva preso il potere nel 2017 con un colpo di stato militare ed era dato come favorito. Il suo principale oppositore, Nelson Chamisa della Coalizione dei Cittadini per il Cambiamento (CCC), ha ottenuto il 44% dei voti ed ha contestato il risultato delle elezioni definendole “una gigantesca frode”. Mentre i seggi erano aperti, giovedì scorso, la polizia dello Zimbabwe si è introdotta negli uffici di alcune organizzazioni locali volte a promuovere il corretto svolgimento delle elezioni, confiscando computer e arrestando circa 40 persone. Motivo per cui non è possibile confermare indipendentemente dalle fonti governative i risultati delle elezioni. Il leader dell’opposizione Chamisa ha promesso una reazione all’accaduto senza però far sapere se intenda procedere con un regolare ricorso. |