Parità di armamenti tra Ucraina e Russia. Forte deprezzamento del Rublo - Rassegna del 7/7/23

di

Punto Stampa a Cura di: Riccardo Scorpioni, Pietro Zanotta, Duccio Di Prima
Conduce: Franz Forti

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata:

 

Ucraina

Il presidente Zelenskyy in un’intervista per la CNN mercoledì si è indirettamente lamentato della lentezza nella fornitura di armi da parte dei governi occidentali. Ha dichiarato che se l’Ucraina avesse ricevuto prima sistemi d’arma avanzati anche la controffensiva sarebbe partita prima e si sarebbe sviluppata più velocemente di come stia avvenendo adesso. Zelenskyy ha poi aggiunto che le maggiori difficoltà incontrate attualmente dall’esercito ucraino nella controffensiva sono dovute ai sistemi di trincee e campi minati che i russi hanno avuto il tempo di organizzare negli scorsi mesi, sostenendo che in alcuni settori sia impossibile attaccare per l’esercito ucraino in quanto ancora mancano armamenti cruciali. Il presidente ucraino ha infine però ringraziato il governo degli Stati Uniti per essere in prima fila nel supporto allo sforzo bellico, rinnovando anche la richiesta dei jet da caccia F-16.

 

Secondo le stime di alcuni servizi di intelligence citati da Bloomberg, la sproporzione nella disponibilità di armamenti pesanti tra gli eserciti russo e ucraino si sarebbe progressivamente attenuata durante i 16 mesi di guerra, fino a raggiungere una sostanziale parità nei numeri. In particolare, pare che la Russia abbia perso più di duemila mezzi corazzati dall’inizio della guerra e che essi non siano stati rimpiazzati; mentre il numero di mezzi corazzati a disposizione dell’esercito ucraino nello stesso periodo è aumentato  grazie alle forniture dei paesi NATO. Attualmente l’esercito russo può disporre di 1400 mezzi corazzati, mentre quello ucraino di 1500. La Russia ha ancora dalla sua parte più artiglieria pesante (1900 pezzi contro 1100) e più sistemi di lancio multiplo di razzi MLRS (841 contro 427); ma l’Ucraina sta ancora attendendo l’arrivo di 286 carri armati e 177 obici, mentre la capacità produttiva annuale di carri armati della Federazione Russa è stimata attorno alle 200 unità. Tutto ciò senza entrare nel merito della evidente differenza di qualità tra gli armamenti occidentali forniti all’Ucraina e quelli a disposizione dei russi. Inoltre Bloomberg ha tenuto a precisare come le fonti di intelligence da loro citate siano estremamente caute nel fornire stime, e che i numeri delle reali perdite russe siano probabilmente maggiori. Nonostante ciò, secondo l’analista dell’International Institute for Strategic Studies (IISS) Yohann Michel, la parità nel numero di armamenti pesanti non è ancora decisiva per l’esercito ucraino, poiché si trova a gestire un’offensiva su posizioni ben difese  contro le quali è necessario un vantaggio maggiore.

 

Si è tenuta nella giornata di ieri un incontro bilaterale tra il presidente ucraino Zelenskyy e il primo ministro della Bulgaria Denkov, che ha portato quest’ultimo ad esprimere solidarietà all’Ucraina e supporto per l’accesso del Paese alla NATO (sale così a 22 il numero di Paesi che supportano le aspirazioni ucraine di accesso alla NATO). Inoltre l’entrata nell’Alleanza atlantica da parte dell’Ucraina è stata definita come l’unica via per ottenere un certo livello di sicurezza per l’Europa e l’Ucraina.

Durante la visita, Zelenskyy ha incontrato anche il presidente della bulgaria Radev, già tacciato di essere filo-russo dopo alcune infelici uscite negli scorsi anni e per l’opposizione all’invio di armi all’Ucraina. L’incontro con Radev è stato tuttavia meno producente.

Russia

Nella giornata di mercoledì il rublo si è deprezzato fino a raggiungere un cambio col dollaro di 91 a 1, valore inferiore del 2% rispetto al record minimo raggiunto nei mesi immediatamente successivi all’inizio dell’invasione dell’Ucraina. La valuta russa risulta tra le peggiori delle economie emergenti nel 2023, avendo perso il 18% del suo valore da inizio anno. La causa di questo crollo sembra soprattutto legata all’entrata in vigore delle sanzioni occidentali all’importazione di idrocarburi dalla Russia, che non è riuscita a compensare le perdite in tal modo subite per via della caduta del prezzo degli idrocarburi sul mercato mondiale. I cittadini russi stanno reagendo spostando i loro capitali in conti esteri: l’ammontare di denaro russo detenuto all’estero è aumentato di 43,5 miliardi di dollari dall’inizio della guerra. Il recente ammutinamento del gruppo Wagner ha contribuito a far precipitare ulteriormente una situazione già precaria da tempo, secondo quanto riporta Bloomberg.

 

Secondo l’emittente NBC, un gruppo di ex funzionari dei servizi di sicurezza degli Stati Uniti si sarebbero incontrati in segreto con figure di spicco vicine al Cremlino, e almeno in un caso anche con il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov per porre le basi di una potenziale trattativa di pace fra Russia e Ucraina. Durante le discussioni si sarebbero trattati temi come il destino dei territori ucraini occupati dalla Russia e potenziali vie di fuga diplomatiche dal conflitto che possano mettere d’accordo entrambe le parti. Gli ex funzionari statunitensi coinvolti si sono astenuti dal commentare le rivelazioni. Le fonti di NBC affermano che l’obiettivo di tali incontri sarebbe stato quello di mantenere aperto un canale diplomatico con la Russia e che il governo degli Stati Uniti ne era a conoscenza, pur non dirigendo direttamente la mediazione. Un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, pur rifiutandosi di commentare direttamente quelle che per ora sono indiscrezioni, ha ribadito che il futuro dell’Ucraina non potrà essere deciso senza che essa abbia voce in capitolo. Tali incontri si sarebbero svolti lo scorso aprile, quindi prima dell’ammutinamento del gruppo Wagner; non è chiaro come l’avvenimento abbia influenzato i presunti sforzi diplomatici.

Europa

Bielorussia: Il presidente Bielorusso Lukashenko ha affermato che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, è tornato in Russia a San Pietroburgo. Il 27 giugno il comandante del gruppo militare era arrivato in Bielorussia stabilito dall’accordo che ha disinnescato la crisi all’interno delle forze militari usate dalla Russia nella guerra in Ucraina. Lukashenko ha infatti mediato l’accordo fra le parti sedando di conseguenza l’ammutinamento. I suoi commenti hanno comunque evidenziato le enormi incertezze che circondano l’intesa. Mercoledì la TV di stato Russa ha lanciato accuse molto feroci verso Prigozhin e ha affermato che sono ancora in atto delle indagini nei suoi confronti, d’altra parte, Il presidente Putin pochi giorni prima ha dichiarato al summit della Shanghai Cooperation Organization che la Russia è solida e più unita che mai, cercando conseguentemente di ridimensionare la crisi avvenuta la settimana scorsa. Lukashenko ha infine dichiarato che la presenza della Wagner in Bielorussia non sia un problema per la sicurezza nazionale del paese asserendo che ai mercenari sono stati offerti ex campi militari, utilizzati precedentemente in epoca sovietica, per utilizzarli come insediamenti.

Politica internazionale

Nord America

USA: Human Rights Watch (organizzazione non governativa impegnata per la difesa dei diritti umani) ha richiamato Russia ed Ucraina a non usare le bombe a grappolo, che secondo alcune fonti saranno parte del prossimo pacchetto di aiuti militari annunciato da Biden.

Tali ordigni sono armi esplosive che rilasciano delle submunizioni colpendo così un’area più ampia e rappresentano un rischio non indifferente anche per i civili dal momento che non sempre queste esplodono. Per tali ragioni le bombe a grappolo furono bandite nel 2008 dalla convenzione ONU sulle bombe a grappolo, firmata da oltre 120 nazioni (USA, Russia e Ucraina incluse).

Il contenuto del pacchetto di aiuti militari sarà reso noto solo venerdì, ma alcuni ufficiali hanno dichiarato che, qualora fornite, queste munizioni avrebbero un tasso di esplosioni mancate molto ridotto (i.e. il numero di bombe inesplose sarebbe relativamente basso con tutte le conseguenze del caso per possibili morti civili involontarie).

 

Indietro
  • Condividi