L’attacco russo alla cattedrale di Odessa. Risultati delle elezioni in Spagna - Rassegna del 24/7/23

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Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba, Franz Forti
Conduce: Franz Forti

 

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Argomenti principali della giornata: La Russia attacca il centro storico di Odessa; i risultati delle elezioni in Spagna lasciano in sospeso il prossimo governo; alcuni incendi boschivi devastano Rodi in Grecia.

 

Ucraina

Domenica mattina un attacco missilistico russo contro il porto meridionale ucraino di Odessa ha ucciso una persona, provocato 20 feriti e gravemente danneggiato una cattedrale ortodossa nel centro della città, patrimonio mondiale dell'UNESCO. Quasi 50 edifici sono stati danneggiati, 25 dei quali monumenti architettonici, e il consolato greco è  tra le strutture colpite, ha dichiarato il presidente Zelenskyy.

I funzionari hanno affermato che l'icona della patrona della città è stata recuperata dalla Cattedrale della Trasfigurazione, colpita da un Kh-22, ma alcune parti dell'edificio sono state distrutte e i pavimenti sono stati ricoperti dalle macerie delle pareti decorate della cattedrale.

Il MoD russo ha dichiarato che le notizie ucraine dell’attacco alla cattedrale sarebbero false poiché gli obiettivi a Odessa erano situati "a una distanza sicura" dal complesso della cattedrale. Ha dunque affermato che la "causa probabile" del danno alla cattedrale sia stato in realtà un missile antiaereo ucraino.

ISW nel suo report del 23 luglio che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato alla CNN che le forze ucraine hanno liberato circa il 50% del territorio che le forze russe hanno conquistato dall'inizio dell'invasione su vasta scala della Russia nel febbraio 2022. Questa cifra è in gran parte coerente con l'attuale valutazione del controllo del terreno da parte di ISW.

 

Sempre secondo ISW le forze ucraine hanno continuato le operazioni di controffensiva su almeno tre settori della linea del fronte e sono avanzate il 23 luglio. I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​22 luglio mostrano che le forze ucraine hanno fatto alcuni progressi nell'area di confine occidentale di Donetsk-est dell'oblast di Zaporizhia vicino a Staromayorske (9 km a sud di Velyka Novosilka), e alcune fonti russe hanno affermato che le forze ucraine sono avanzate anche vicino a Pryyutne (14 km a sud-ovest di Velyka Novosilka). Il filmato geolocalizzato pubblicato il 22 luglio mostra anche che le forze ucraine hanno compiuto progressi marginali nell'oblast di Zaporizhia occidentale vicino a Kamianske, e fonti russe hanno affermato che le forze ucraine hanno condotto ulteriori attacchi di terra a sud di Orikhiv vicino a Robotyne (12 km a sud). Lo stato maggiore ucraino ha riferito di continue operazioni di controffensiva ucraina in entrambe le aree del fronte. Alcune fonti russe e ucraine hanno affermato che le forze ucraine hanno continuato ad attaccare sui fianchi settentrionale e meridionale di Bakhmut e, secondo quanto riferito, hanno fatto progressi vicino a Khromove (immediatamente a ovest di Bakhmut). 

Russia

Durante un incontro tra il presidente Putin e il presidente bielorusso Lukashenko, quest'ultimo ha ringraziato Putin per aver promesso di difendere la Bielorussia in caso di attacco. Infatti, venerdì Putin ha avvertito la Polonia che qualsiasi aggressione contro la Bielorussia sarebbe stata considerata un attacco alla Russia e che avrebbe usato tutti i mezzi a sua disposizione per reagire a qualsiasi ostilità nei confronti di Minsk. Questa affermazione arriva dopo che la Polonia avrebbe spostato ulteriori truppe supplementari verso il confine con la Bielorussia in seguito all’affermazione di Putin per cui la Polonia occidentale era un "dono" di Stalin alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando gli alleati vittoriosi decisero i contorni dell'Europa del dopoguerra. 

Inoltre, un messaggio proveniente da un canale Telegram collegato a Lukashenko, lo ha citato dicendo in tono scherzoso che i combattenti del gruppo russo Wagner, che da giovedì scorso stanno addestrando l'esercito bielorusso a poche miglia dal confine polacco, siano desiderosi di attraversare quest’ultimo.

Europa

Spagna: Con il 99% dei voti scrutinati, le elezioni anticipate tenutesi in Spagna domenica 23 luglio si traducono in un possibile stallo nella governabilità del Paese. Sebbene il Partito Popolare (PP) si attesta come prima forza politica del Paese, aggiudicandosi 136 seggi (47 in più rispetto a quelli ottenuti nel 2019), questi risultano comunque insufficienti a raggiungere la maggioranza assoluta nel parlamento di 350 seggi. Anche la possibile coalizione con Vox, tuttavia, non sarebbe sufficiente a formare un governo, poiché il partito di estrema destra si aggiudica solo 33 seggi (19 in meno degli attuali). Il Partito Socialista del primo ministro uscente Pedro Sánchez raggiunge invece 122 seggi (un risultato pressoché positivo, poiché ottiene 2 seggi in più rispetto al 2019). Alleandosi ai 31 deputati ottenuti dal nuovo movimento di sinistra Sumar, la sorprendente coalizione di 15 partiti di Yolanda Diaz, il blocco di sinistra arriverebbe solo a 153 seggi, dunque anch’essi lontani dalla maggioranza. L'investitura di Pedro Sánchez dipenderebbe quindi dalla decisione di sbilanciarsi del partito catalano filo-indipendentista Junts di Carles Puigdemont. 

 

Italia: A pochi giorni dalla firma dell’accordo tra UE e Tunisia patrocinato dall’Italia, il primo ministro Giorgia Meloni ha convocato al Ministero degli Esteri di Roma un vertice di circa 20 nazioni, funzionari comunitari e membri delle organizzazioni internazionali, con l’obiettivo di discutere come affrontare la questione migratoria reclamando relazioni più paritarie tra l'Europa e i paesi di origine e di transito dei migranti.

I partecipanti hanno concordato di mettere a disposizione fondi per sostenere progetti di sviluppo in quello che Meloni ha definito un "Processo di Roma" che durerà diversi anni e che prevede non solo il rallentamento dei flussi migratori illegali ma anche il sostegno economico agli Stati dai quali questi flussi provengono. Meloni ha infatti accolto con favore l'impegno degli Emirati Arabi Uniti a fornire 100 milioni di dollari e ha riconosciuto che "l'Europa e l'Italia hanno bisogno dell'immigrazione" a patto che l’accoglienza dei migranti avvenga attraverso vie legali, poiché i flussi migratori non autorizzati favoriscano esclusivamente le “organizzazioni criminali che seguono solamente la logica del profitto” mettendo in pericolo la vita di migliaia di persone ogni anno, persone del cui destino è “nostro dovere occuparci” così come “dell’interesse dei nostri Stati”.

 

Grecia: Alcuni devastanti incendi boschivi a Rodi, che bruciano da sei giorni, sono completamente fuori controllo e hanno portato il segretario generale della Protezione civile greca a dichiarare lo stato di emergenza fino al 18 gennaio 2024. Circa 30.000 persone sarebbero state evacuate da sabato 22, di cui duemila hanno dovuto essere trasportate al largo delle spiagge via nave. Il commissario UE per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, ha dichiarato che sono oltre 450 i vigili del fuoco e 7 gli aerei dell'UE che stanno operando in Grecia da quando gli incendi boschivi si sono propagati in tutto il territorio bruciando una vasta area di foresta e distruggendo anche lussuosi alberghi e numerose abitazioni.

Politica internazionale

Nord America


 

America Latina


 

Medio Oriente

Turchia: Reuters riporta che la Turchia ha alzato del 30,5% il tasso di conversione euro-lira per i prezzi dei farmaci, portandolo a 14,0387 lire per euro. Il tasso di conversione aggiornato è quasi la metà di quello di mercato, con la lira a quota 29,9727 contro l'euro alla chiusura di venerdì. Questo aumento potrebbe alimentare ulteriormente l'inflazione, che già quest'anno dovrebbe aumentare ulteriormente a causa del deprezzamento della lira e dei recenti aumenti delle tasse introdotti da Ankara. Gli economisti stanno rivalutando le loro previsioni di inflazione di fine 2023 a circa il 60% dal 38,21% di giugno.

Asia e Pacifico


 

Africa


 
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