La Russia mina la centrale nucleare ZNPP, con Luca Romano - Rassegna del 22/6/23

di

Punto Stampa a Cura di: Ugo Gambardella, Daniele Barnaba, Erika Di Biase, Marco Todisco
Conducono: Francesco Forti, Vieri Bellavista

 

Ospite

Luca Romano, alias l’avvocato dell’atomo
Notizia di qualche giorno fa, di fonte ucraina che la Russia avrebbe minato il dispositivo di raffreddamento della centrale nucleare ZNPP. Affrontiamo il tema con il nostro esperto, Luca Romano.
 

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

 

Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che i progressi della controffensiva ucraina sono stati "più lenti del previsto" e richiederanno tempo perche’ le forze russe hanno minato 200.000 chilometri quadrati di territorio in prima linea ed hanno costituito una solida difesa nell'Oblast di Zaporizhia occidentale e diverse linee di difesa in tutta l'Ucraina meridionale. I funzionari ucraini hanno a lungo segnalato che la controffensiva ucraina sarebbe stata una serie di azioni offensive graduali e sequenziali e più recentemente hanno offerto l'osservazione che le operazioni attualmente in corso non rappresentano la spinta principale della pianificazione della controffensiva ucraina

Europa

Regno Unito: L'inflazione nel Regno Unito è rimasta all'8,7% a maggio, stesso valore del mese di aprile, e secondo alcune previsioni questo tasso (già molto alto) continuerà a salire, mettendo pressione alla Bank of England (BoE) affinché intervenga.

Si prevede nello specifico che i tassi di interesse aumenteranno dallo 0,25% al 4,75% giovedì, ma alcuni suggeriscono che potrebbero arrivare al 5%. Questo significa che i proprietari di case dovranno affrontare notevoli aumenti dei pagamenti ipotecari.

Il think tank influente Institute for Fiscal Studies (IFS) ha avvertito infatti che tassi più alti comporteranno una diminuzione di oltre il 20% del reddito disponibile per 1,4 milioni di titolari di mutui.

Francia: Mercoledì pomeriggio un'esplosione ha colpito un edificio nel centro di Parigi, facendo crollare in parte la struttura e ferendo almeno 37 persone, quattro delle quali in modo grave, secondo le autorità francesi. Due persone risultano disperse. I motivi dell’esplosione non sono chiari. L’edificio colpito ospita una scuola di moda americana e secondo Gérald Darmanin, ministro dell'Interno francese, la struttura era vecchia ma non presentava anomalie. Investigazioni sono in corso per determinare se l'esplosione sia stata il risultato di negligenza individuale, mancato rispetto delle regole di sicurezza dell'edificio o di un'altra causa.

Politica internazionale

Nord America

USA: Continuano i contrasti tra USA e Cina in merito ai tentativi di quest’ultima di intercettare informazioni e dati.

Un altro rapporto esclusivo del Wall Street Journal (WSJ) parla di alcuni funzionari statunitensi che avrebbero ottenuto, tramite l’intelligence, la comunicazione secondo la quale alcuni dipendenti dei giganti delle telecomunicazioni cinesi Huawei Technologies e ZTE sarebbero stati visti mentre entravano e uscivano dalle strutture sospettate di ospitare operazioni di intercettazione cinesi a Cuba, strutture citate da scorse esclusive WSJ e riportate anche durante alcune puntate della nostra rassegna stampa.

Le informazioni in questione fornite dall’intelligence hanno dunque contribuito ad alimentare i sospetti, all'interno dell'amministrazione Trump, secondo cui queste aziende di telecomunicazioni potessero svolgere un ruolo nell'espansione della capacità della Cina di spiare gli Stati Uniti dall'isola di Cuba; non è stato possibile appurare se l'amministrazione Biden abbia seguito questa linea di indagine.

Huawei e ZTE sono infatti specializzate in tecnologie, come server e apparecchiature di rete, che potrebbero essere utilizzate per trasmettere dati alla Cina.

John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, ha dichiarato come la questione non sia una sorpresa e rassicura che sono stati presi – e continueranno ad essere presi – seri provvedimenti al fine di proteggere la sicurezza nazionale del paese.

Canada: proseguono gli sforzi congiunti di Canada e Stati Uniti per il ritrovamento del sottomarino Titan, scomparso da domenica con cinque persone a bordo durante un’escursione turistica per visitare il relitto del Titanic. Il mezzo non avrebbe ricevuto nessuna certificazione da terzi in merito alla sua sicurezza, che venne messa pubblicamente in discussione nel 2018 dall’allora direttore delle operazioni marittime, che dichiaro’ come il sottomarino non fosse in grado di sostenere profondita’ estreme.

America Latina

Brasile: Il Brasile sequestra la più grande spedizione illegale di pinne di squalo al mondo: 10.000 esemplari uccisi

 

L'Istituto brasiliano per il Medio ambiente e le Risorse naturali (Ibama) ha sequestrato 28,7 tonnellate di pinne di squalo che stavano per essere esportate illegalmente in Asia. Le pinne sequestrate, riferisce l'Ibama in una nota, provengono da due specie di squalo, la Verdesca (Prionace glauca) e lo Squalo mako (Isurus oxyrinchus) due specie non in via d'estinzione ma per le quali è segnalata una drastica diminuzione della popolazione. Il sequestro principale ha riguardato una società esportatrice, situata nello stato di Santa Catarina trovata in possesso di un totale di 27,6 tonnellate di pinne. Un'altra società, che stava cercando di esportare 1,1 tonnellate, è stata individuata da un team Ibama all'aeroporto internazionale di San Paolo (Guarulhos).

Si tratta, secondo l'Ibama, del "maggiore sequestro al mondo" di questo tipo di prodotto e, sempre secondo le autorità brasiliane, l'impatto ambientale causato è "significativo" con "almeno 10.000 esemplari uccisi per ricavare una tale quantità di pinne". La pesca mirata degli squali non è consentita in Brasile e i pescherecci in questione utilizzavano licenze per la cattura di altre specie di pesci. Le pinne di squalo sono considerate prelibatezze di alto valore nel mercato internazionale, principalmente in Asia. L'operazione, conclude la nota, fa parte di un'ampia azione istituzionale per combattere la pesca illegale che si inserisce nel Piano nazionale annuale per la protezione dell'ambiente e nel rispetto degli accordi internazionali di cui il Brasile è firmatario.

 

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