In "The Failure of the Liberal Republic in France, 1795-1799: The Road to Brumaire", Lynn Hunt, David Lansky e Paul Hanson analizzano il disfacimento della Repubblica francese durante la fase del Direttorio. Gli autori analizzano i fattori che hanno portato al crollo della Repubblica liberale, aprendo la strada all'ascesa di Napoleone Bonaparte. Attraverso un esame dettagliato del panorama politico francese tra il 1795 e il 1799 viene fatta luce sulle sfide e sulle carenze che hanno portato al fallimento del sistema repubblicano. Vengono fornite preziose indicazioni sugli eventi e sulle decisioni che hanno caratterizzato questo periodo tumultuoso della storia francese.
Lynn Hunt è emerita Eugen Weber Professor di storia dell'Europa moderna presso la University of California, Los Angeles (UCLA). È una delle maggiori studiose della Rivoluzione francese, ma è anche nota per il suo lavoro nella storia culturale europea su temi come il genere(5). La sua opera del 2007 "Inventing Human Rights" è stata definita l'analisi più completa della storia dei diritti umani. È stata presidente dell'American Historical Association nel 2002(6). Paul R. Hanson è professore emerito di Storia alla Butler University(7), ha pubblicato un importante dizionario storico della Rivoluzione Francese e studiato la storia del movimento giacobino.(8)
Nella loro analisi dei fattori che portarono al crollo della Prima Repubblica francese vengono individuati alcuni elementi chiave. In primis, la destra parlamentare francese dovette affrontare contraddizioni interne che portarono al suo smantellamento dopo il colpo di Stato del 18 fruttidoro. La riluttanza della destra a promuovere la sovranità popolare e la sua incapacità di organizzare efficacemente l'elettorato a livello locale indebolirono la sua posizione all'interno della Repubblica. Il crollo del Direttorio fu, poi, dovuto all'apatia politica della nazione. La mancanza di resistenza attiva o di sostegno al regime esistente creò un vuoto che permise al colpo di Stato del Brumaio di avere luogo con poca opposizione. La borghesia francese, alla ricerca di stabilità economica, sacrificò la libertà politica. Questo compromesso, successivamente al quale la borghesia si aspettò una partecipazione nel governo, senza poi venir mai consultata, contribuì all'erosione della Repubblica. Infine, il successo del colpo di Stato del Brumaio fu facilitato dalla mancanza di opposizione da parte dei "notabili" rivoluzionari e delle classi politiche più ampie. L'assenza di un gruppo unito e organizzato con la determinazione di resistere al governo autoritario rese più facile la transizione dalla Repubblica liberale. La mancanza di una resistenza forte e coordinata permise al colpo di Stato di procedere relativamente incontrastato, aprendo la strada al consolidamento del potere sotto Napoleone Bonaparte. Quest'ultimo, infatti, sfruttò le debolezze delle classi politiche esistenti e raccolse il sostegno di diversi segmenti della società, tra cui la borghesia e i militari. La sua capacità di radunare gruppi diversi dietro di sé fu cruciale per la sua ascesa al potere.
Nel complesso, il paper sottolinea la complessità della situazione politica francese tra il 1795 e il 1799, evidenziando i fattori che portarono al fallimento della Repubblica e alla successiva ascesa di Napoleone Bonaparte. Esaminando le contraddizioni interne, la mancanza di resistenza e i compromessi che caratterizzarono questo periodo, esso offre preziosi spunti di riflessione sulla caduta del sistema repubblicano e sul consolidamento del regime autoritario nella Francia post-rivoluzionaria.