Armenia e Azerbaijan a Teheran. La battaglia di Adviivka, con N. Cantatore - Rassegna del 24/10/23

di

Punto Stampa a cura di: Marco Todisco, Giacomo di Paola, Ludovico Zanette, Franz Forti
Revisione a cura di: Ludovico Zanette
Conducono: Mattia Alvino, Franz Forti

 

Ospite

Nane Cantatore: la battaglia di Adviivka prosegue con perdite spaventose per i russi: sarà un'altra Vuhledar o una nuova Bakhmut?

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

 

Israele

Gaza: L'ala armata del gruppo militante palestinese di Hamas ha dichiarato di aver rilasciato due donne israeliane per motivi di salute. "Abbiamo deciso di rilasciarle per motivi umanitari e di salute", ha dichiarato su Telegram Abu Ubaida, portavoce del braccio armato. Una fonte ha detto che si tratta di anziane israeliane, identificate dai media israeliani come Nurit Cooper e Yocheved Lifshitz.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha dichiarato di aver contribuito a facilitare il rilascio dei due ostaggi detenuti da Hamas, in un nuovo post su X. 

In una dichiarazione pubblicata online, il CICR ha confermato di aver trasportato i due ostaggi fuori da Gaza lunedì sera. 

"Il nostro ruolo di intermediario neutrale rende possibile questo lavoro e siamo pronti a facilitare ogni futuro rilascio", si legge nel post del CICR.

Le milizie palestinesi hanno continuato gli attacchi al ritmo consueto dalla Striscia di Gaza verso Israele il 23 ottobre. Le Brigate al Qassem, l'ala militante di Hamas, hanno rivendicato la responsabilità di sei attacchi di fuoco diretti e indiretti, inclusi due attacchi di droni, contro posizioni militari dell'IDF nel sud di Israele. Saraya al Quds, l’ala militante della Jihad islamica palestinese (PIJ), ha rivendicato la responsabilità di altri cinque attacchi con mortai e razzi. Le Brigate Abu Ali Mustafa, l'ala militante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, hanno rivendicato il fuoco di mortai contro unità dell'IDF.
 

 

Israele ha condotto incursioni limitate durante la notte contro dei militanti palestinesi a Gaza ed ha lanciato nella giornata di lunedì attacchi aerei contro dei combattenti che riteneva si stessero organizzando per respingere un'eventuale e più ampia invasione israeliana. L'esercito israeliano ha detto di aver colpito più di 320 obiettivi a Gaza nel corso di 24 ore, tra cui un tunnel che ospita combattenti di Hamas, decine di posti di comando e di vedetta, mortai e postazioni missilistiche anticarro.

Israele ha detto che le incursioni delle sue forze armate durante la notte erano in parte destinate a raccogliere informazioni e che avrebbero contribuito a migliorare la prontezza di risposta militare, ma non è chiaro quando l'esercito potrebbe lanciare un'invasione su larga scala.
 

Il gruppo militante palestinese Hamas ha dichiarato che i suoi combattenti avevano contrattaccato domenica ingaggiando una forza corazzata israeliana nel sud di Gaza ed avevano lanciato lunedì due droni da attacco su postazioni militari. 

Un soldato israeliano è stato ucciso durante un raid di domenica, secondo l'esercito israeliano, che tuttavia non ha riconosciuto l'affermazione di Hamas circa il fatto che i suoi combattenti avrebbero distrutto l'equipaggiamento militare israeliano durante le schermaglie.
 

Non è chiaro come potrebbe svolgersi un'invasione della striscia di Gaza da parte dell'esercito israeliano. Hamas ha costruito un potente arsenale con l'aiuto dell'Iran, e le forze israeliane rischierebbero di essere trascinate in una guerriglia urbana contro un gruppo che ha costruito una vasta rete di tunnel definita dalle truppe israeliane come la "metropolitana di Gaza".

 

Gli Stati Uniti hanno suggerito ad Israele di evitare un assalto di terra nella Striscia di Gaza e di mantenere il Qatar (in qualità di mediatore) informato sui colloqui, stando ad alcune fonti Reuters, mentre Washington cerca di liberare più ostaggi e di prepararsi per un'eventuale ricaduta in una più ampia guerra regionale.

Per gli Stati Uniti ora la priorità è quella di concedere più tempo ai negoziati per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas.

 

Il Report n. 12 dell'UNRWA sulla Striscia di Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme est ha confermato l’uccisione di altri sei membri del proprio staff, facendo salire il totale a 35 membri del personale uccisi dal 7 ottobre. 

In tutta la Striscia di Gaza, circa 600.000 sfollati interni si rifugiano in 150 strutture dell'UNRWA. Quasi 420.000 di questi sono al riparo in 93 rifugi dell'UNRWA nelle aree di Middle, Khan Younis e Rafah: un aumento di 14.000 (3,5 %) nelle ultime 24 ore. 

Un totale di 40 installazioni dell'UNRWA sono state danneggiate dal 7 ottobre, di cui due nelle ultime 24 ore. 

Ucraina

Un’indagine del Washington Post ha rivelato il livello di cooperazione fra servizi segreti ucraini (SBU e GUR) e la CIA. Attraverso fonti anonime all’interno dei servizi ucraini il WP racconta come dal 2015, a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina, la CIA abbia operato in Ucraina al fine di modernizzarne i servizi e addestrarne il personale.
 

Secondo l’indagine, nel 2015 la CIA avrebbe contribuito alla creazione di un nuovo ‘quinto reparto’ all’interno del SBU, mentre l’MI6 britannico ne avrebbe formato un sesto, entrambi allo scopo promuovere ‘misure attive’ contro l’aggressione russa, quali infiltrare i territori occupati e le autorità di occupazione in Donetsk, Luhansk, e Crimea. Ancora più ambiziosi, i piani per il GUR (l’intelligence militare) un corpo più piccolo (5,000 uomini in confronto ai 30,000 del SBU), dinamico, e giovane, che la CIA avrebbe dotato della tecnologia e l’intelligence necessaria per infiltrare gli stessi servizi russi.
 

Dall’inizio dell’invasione i servizi ucraini hanno avuto successo in operazioni e attacchi sia nei territori occupati che all’interno del territorio russo. Nonostante la CIA non sia direttamente coinvolta nelle operazioni dei servizi ucraini, il livello di condivisione di intelligence tra i due paesi è, secondo le fonti, senza precedenti dall’inizio dell’invasione russa.

Le forze russe hanno condotto un'altra serie di attacchi missilistici e droni contro l'Ucraina nella notte tra il 22 e il 23 ottobre.  L'aeronautica ucraina ha riferito che le forze russe hanno lanciato 13 droni Shahed-131/136, un drone non specificato e un missile da crociera Kh-59 e che le forze ucraine hanno distrutto tutti gli obiettivi.

 

Le forze ucraine sono avanzate a sud di Bakhmut il 23 ottobre nel corso delle continue operazioni di controffensiva vicino a Bakhmut e nell'oblast occidentale di Zaporizhia. I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​22 ottobre indicano che le forze ucraine sono avanzate attraverso la linea ferroviaria a nord di Klishchiivka (7 km a sud-ovest di Bakhmut), confermando le precedenti dichiarazioni dello stato maggiore ucraino e dei milblogger russi.[11] Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze ucraine hanno continuato le operazioni offensive in direzione di Melitopol (oblast occidentale di Zaporizhia).

La produzione interna russa di proiettili di artiglieria, integrata dall’aumento delle importazioni di munizioni dalla Corea del Nord, consentirà probabilmente alle forze russe di sostenere tassi sufficienti di fuoco di artiglieria in Ucraina nel 2024, anche se a un livello relativamente inferiore rispetto al 2022. Colonnello capo del Centro di intelligence delle forze di difesa  estoni Ants Kiviselg ha dichiarato il 20 ottobre che alla Russia restano ancora circa quattro milioni di proiettili di artiglieria, che le forze russe potranno utilizzare per una guerra di "bassa intensità" per un ulteriore anno. Kiviselg ha osservato che ci sono rapporti secondo cui la Corea del Nord ha spedito fino a 1.000 container di munizioni in Russia, ciascuno contenente tra 300 e 500 pezzi di munizioni di artiglieria. Kiviselg stima che la Corea del Nord potrebbe quindi aver fornito alla Russia tra i 300.000 e i 500.000 pezzi di munizioni, che possono durare fino a un mese all'attuale tasso di consumo giornaliero di circa 10.000 proiettili al giorno. 


 

Russia

Le autorità russe hanno formalmente messo in stato di arresto la giornalista statunitense Alsu Kurmasheva di Radio Free Europe/Radio Liberty. La corte del distretto Sovetsky di Kazan (nel sud-ovest della Russia) ha dichiarato che Kurmasheva rimarrà in detenzione almeno fino al 5 di dicembre. Kurmasheva era stata fermata il 18 Ottobre, ma non ha ancora ricevuto accuse da parte delle autorità russe, dal momento che la legge russa consente la detenzione per fino a 10 giorni prima della formulazione delle accuse. 

Europa

Durante la riunione di lunedi del Consiglio affari esteri dell’Unione Europea e’ stato ribadito il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hamas in accordo col Diritto Internazionale Umanitario. Joseph Borrell ha sottolineato la necessità di aumentare l’afflusso di medicine, cibo e carburante - necessario per la desalinizzazione dell’acqua - a Gaza per evitare la crisi umanitaria. Durante l’incontro e’ stata approvata una linea di risoluzione comune che preveda la formula dei “due popoli due stati”, mentre la Spagna, che detiene la presidenza di turno UE, ha richiesto l’istituzione di una conferenza internazionale di pace.

 

Durante una conferenza stampa nella stessa giornata, Ernest Urtasun, membro del Parlamento Europeo e portavoce del partito di coalizione spagnolo Sumar, ha reiterato come il riconoscimento di uno Stato palestinese sia necessario affinche’ si possa raggiungere una nuova coalizione di governo ed assegnare un nuovo mandato a Pedro Sánchez, senza aspettare una decisione comune da parte dell’Europa.

Politica internazionale

Nord America

La Casa Bianca ha affermato lunedì che l'Iran starebbe in alcuni casi "attivamente facilitando" attacchi con razzi e droni su basi militari statunitensi in Iraq e Siria tramite gruppi proxy. Il Presidente Biden ha ordinato al Dipartimento della Difesa di stare allerta e di rispondere in modo appropriato.

Stando a quanto dichiarato dal portavoce della Casa Bianca John Kirby c'era stato un lieve aumento di tali attacchi nel corso della scorsa settimana, soprattutto negli ultimi giorni, tuttavia gli Stati Uniti non avrebbero consentito la compromissione dei propri interessi nella regione.

Egli ha sostenuto che gli Stati Uniti credono che questi gruppi fossero sostenuti dalla Guardia Rivoluzionaria Islamica dell'Iran (IRGC) e dal governo iraniano, il quale continuerebbe anche a sostenere i gruppi militanti di Hamas e Hezbollah.

"Sappiamo che l'Iran sta seguendo da vicino questi eventi, e in alcuni casi, facilitando attivamente questi attacchi e stimolando altri che potrebbero voler sfruttare il conflitto per il loro bene, o per quello dell'Iran", ha detto.

C'è stato un aumento degli attacchi contro le forze statunitensi dal 07 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas.

"Siamo profondamente preoccupati per il potenziale di una significativa escalation di questi attacchi nei giorni a venire", ha detto Kirby.

"Sappiamo che l'obiettivo dell'Iran è quello di mantenere un certo livello di negabilità qui, ma non abbiamo intenzione di permetterglielo". "Inoltre, non permetteremo che qualsiasi minaccia ai nostri interessi nella regione vada incontrastata."

 

Medio Oriente

Caucaso: a Teherani ministri degli esteri di Armenia e Azerbaijan si sono incontrati per la prima volta dall’offensiva azera in Nagorno-Karabakh che ha portato alla reintegrazione del territorio all’interno dell’Azerbajan, la soppressione della Repubblica dell’Artsakh, e l’esodo della quasi totalità della popolazione di etnia armena (circa 100,000 persone).

Il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, presente in veste di mediatore, assieme ai ministri di Turchia e Iran, ha dichiarato che le due parti concordano che il Nagorno Karabakh faccia ufficialmente parte dell’Azerbaijan e che i prossimi passi prevedano la stesura di un accordo di pace che definisca i confini e formalizzi le relazioni fra i due paesi. 

 

Turchia: Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha presentato lunedì in parlamento un disegno di legge per la ratifica dell’adesione della Svezia alla NATO. "Il protocollo sull'adesione della Svezia alla NATO è stato firmato dal presidente Recep Tayyip Erdogan il 23 ottobre 2023 ed è stato sottoposto alla Grande Assemblea Nazionale della Turchia", ha dichiarato la presidenza.  

Non ci sono tuttavia tempi prestabiliti per la ratifica. Il disegno di legge sarà messo all'ordine del giorno della commissione Affari esteri del Parlamento, che dovrà approvarlo prima di poterlo inviare all'Assemblea generale per la ratifica.  

Il Partito AK di Erdogan, insieme ai suoi partner nazionalisti e islamisti, detiene 322 dei 600 seggi del Parlamento. Il principale partito di opposizione, il Partito Popolare Repubblicano (CHP), ha già espresso il proprio sostegno all'adesione della Svezia.  

Svezia e Finlandia hanno chiesto di aderire alla NATO l'anno scorso in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa. L'adesione della Finlandia è stata siglata in aprile, in una storica espansione dell'alleanza, ma la candidatura della Svezia è stata bloccata da Turchia e Ungheria.  

La Turchia, che ha il secondo esercito più grande della NATO, sta cercando da tempo di ottenere l'approvazione del Congresso degli Stati Uniti per la vendita di jet F-16 e kit di modernizzazione per 20 miliardi di dollari. Erdogan ha precedentemente collegato la candidatura della Svezia alla NATO al sostegno degli Stati Uniti alla sua richiesta. 

 

America Latina

Messico:Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha detto lunedì che farà pressione sul suo omologo statunitense Joe Biden affinché apra un dialogo con Cuba. 

I cubani sono stati tra le nazionalità più spesso fermate al confine tra Stati Uniti e Messico negli ultimi mesi e Lopez Obrador sostiene che l'embargo economico degli Stati Uniti nei confronti del Paese è "una chiara violazione dei diritti umani" e dovrebbe essere interrotto. 

Domenica Lopez Obrador ha incontrato i leader dell'America Latina, tra cui il presidente cubano Miguel Diaz-Canel e il presidente venezuelano Nicolas Maduro, nello stato meridionale del Chiapas, per discutere di strategie di controllo dell'immigrazione. 

"È stato proprio uno degli accordi dell'incontro di ieri: promuovere il dialogo bilaterale tra Stati Uniti e Cuba per raggiungere un accordo e risolvere le questioni in sospeso", ha dichiarato in una regolare conferenza stampa

Lopez Obrador incontrerà Biden durante un vertice a San Francisco il mese prossimo e ha dichiarato che gli parlerà di Cuba e gli esporrà quelle che i leader latinoamericani hanno definito come priorità in materia di migrazione e sviluppo economico durante i loro colloqui del fine settimana. 

Il governo messicano ha dichiarato che le discussioni si sono incentrate sull'affrontare le cause profonde della migrazione, compreso lo sviluppo, e che sta offrendo cooperazione attraverso programmi sociali, petrolio e gas, elettricità ed energie rinnovabili. 

 

 

Indietro
  • Condividi