#UE: storia ed origini

Individuare l’evento che ha determinato la nascita dell’Unione Europea è difficile e non da tutti condiviso.

La storia dell’Unione Europea è scandita da una quantità enorme di traguardi e di milestones, ma senza un vero e proprio atto fondativo. Molti collocano l'inizio dell'Unione Europea con il trattato di Maastricht (1992) (Trattato Sull'Unione Europea (TUE) / Trattato Di Maastricht, n.d.) oppure con l'Unione economica e monetaria (1988)(Unione Economica E Monetaria, n.d.) o con il Trattato di Roma (1957) (Parlamento Europeo, n.d.), altri ancora con il trattato della Comunità Europea del carbone e dell'acciaio- CECA (Parlamento Europeo, nd).
Tale continuum di eventi, di fermate e ripartenze ci dimostrano quanto sia difficile costruire una organizzazione così complicata e così grande, abitata da diverse aspirazioni, con sensibilità ed interessi diversi.

Con questo articolo vogliamo quindi sistematizzare le principali tappe ed i personaggi che hanno maggiormente contribuito al processo di formazione della Comunità Europea per capirne il processo di sviluppo e comprenderne meglio le caratteristiche attuali. 
Non ci resta che partire dall'inizio del disegno europeo, da quell’afflato e tentativo di costruire qualcosa di comune in risposta alla paura scaturita dalle guerre mondiali. Ed è proprio fra quei due eventi bellici che si gettano i primi germi di una unione che superasse l’utilizzo militare come strumento per la risoluzione delle dispute o dei conflitti e per la prevenzione dei conflitti.

Il Patto Briand-Kellogg
Idea e contestualizzazione

In termini di aspirazione, desiderio ed obiettivi, l’inizio dell’Europa può essere fatto coincidere con l’accordo di Briand[1] -Kellogg[2], firmato a Parigi il 27 agosto 1928. L’accordo prevedeva che gli stati nazionali responsabili del primo conflitto mondiale rinunciassero per sempre all'utilizzo della guerra come mezzo di risoluzione delle questioni internazionali.
Il patto fu proposto da Briand e Kellog subito dopo la Prima Guerra Mondiale, in un contesto europeo di distruzione e contese politiche figlie del trattato di Versailles. Tale situazione fornì il background per lo sviluppo dei nazionalismi e per lo scoppio della seconda guerra mondiale, in particolare come conseguenza del trattamento riservato alla Germania.
Il patto Brian-Kellog ebbe un inizio in discesa; concepito con l'interesse di mettere attorno a un tavolo pochi paesi si rivelò essere, invece, un patto largamente accettato. Venne ratificato da 63 Paesi nel mondo fra cui tutti i paesi europei principali, compresa la Germania.

Briand (Francia) parla durante la firma del Patto Kellogg. Alla sua destra Hijmans (Belgio) e Stresemann (Germania). Fonte

Limiti/Difetti del Patto
I principali difetti del patto consistevano nella incapacità sanzionatoria, questione annosa da risolvere fra le varie diplomazie mondiali. Tale lacuna venne sfruttata dalla Germania.
Anche se inefficace come deterrente bellico, il patto di Briand-Kellog risulta il primo seme dell’Unione Europea perché creò un primo momento di unione fra Paesi che aspiravano alla risoluzione delle questioni territoriali (ma non solo) attraverso l'uso della diplomazia e superando l'uso della guerra.
Il patto si limitò a questa concretizzazione di ideale unitario senza produrre risultati pratici, ma si dimostrò un modello percorribile a tal punto da essere utilizzato dopo la Seconda guerra mondiale.

I padri fondatori dell’Europa

Sir Winston Churchill. Fonte

La figura di Churchill
Il Regno Unito ha sempre mantenuto un atteggiamento diverso rispetto agli altri Paesi, con un orientamento ad un'unione di carattere più economico che politico. Nonostante ciò, la figura di Churchill (Churchill, Sir Winston Leonard Spencer) si è discostata da tale impostazione e per la sua posizione può essere considerato uno dei Padri dell'Europa. Infatti, Churchill si fece promotore dell’Unione Europea più a livello teorico che a livello pratico.  I suoi “speech” possono essere considerati come traccia del processo di sviluppo europeo. Partendo dal patto di Briand-Kellog, Churchill chiese una cooperazione economica che secondo la sua teoria avrebbe permesso una cooperazione degli Stati tale da sterilizzare eventuali pulsioni verso conflitti europei. 

“Esiste un rimedio che... in pochi anni renderebbe tutta l’Europa... libera e ... felice.
Esso consiste nella ricostruzione della famiglia dei popoli europei, o in quanto più di essa riusciamo a ricostruire, e nel dotarla di una struttura che le permetta di vivere in pace, in sicurezza ed in libertà. Dobbiamo costruire una sorta di Stati Uniti d’Europa.” 
W. Churchill

 

Jean Monnet a Londra nel 1952.
Fonte

Jean Monet e l’integrazione europea
Jean Monnet (Cognac, 9 novembre 1888 – Bazoches-sur-Guyonne, 16 marzo 1979) fu politico e consulente economico francese ed è stato un sostenitore permanente dell'integrazione europea. La sua visione ispirò il piano Schuman per unire sotto un’unica entità la produzione nazionale francese e tedesca di carbone e acciaio. Viene considerato il padre dell'Europa unita.

“Continuate, continuate, non c’è per i popoli di Europa altro avvenire che l’Unione.”
Jean Monnet

 

 

Altiero Spinelli

Altiero Spinelli ed il manifesto di Ventotene
Altiero Spinelli (Roma, 31 agosto 1907 – Roma, 23 maggio 1986) (Spinelli, Altiero in "Enciclopedia Italiana" - Treccani, n.d.), rappresentante comunista ed antifascista, fu oppositore del regime mussoliniano. Venne imprigionato insieme a Ernesto Rossi a Ventotene dove scrissero il manifesto.

Fu anche attivamente coinvolto nello sviluppo pratico dell’Unione Europea. Nel 1981 tenne un discorso al Parlamento Europeo dove propose una nuova commissione parlamentare (RAI Scuola, nd).

 

Le tappe verso l’Europa

L’Unione Industriale - CECA
Se vogliamo indicare un inizio “istituzionale” dell'Unione Europea dobbiamo pensare alla nascita della Comunità Europea del carbone e dell'acciaio. La proposta per la creazione di questa prima istituzione europea sovranazionale fu figlia della dichiarazione di Schuman[3], ministro francese di origini lussemburghesi che visse inizialmente da tedesco e poi da francese (dopo la restituzione mi pare dell'Alsazia-Lorena) e che occupò posti di rilievo all'interno del governo francese. Per il suo apporto alla causa viene considerato uno dei Padri dell’Europa.

Con Monnet e Schuman la Francia regalò alla causa europea due dei più importanti protagonisti. Inoltre, negli anni è divenuta nazione “catalizzatrice” del processo di unificazione europea e suo principale motore. In altri momenti, invece, ha agito con delle decelerazioni nel processo di unificazione attraverso suoi rappresentanti (vedi dopo De Gaulle 1978, crisi della sedia vuota) o con decisioni nazionali (vedi rigetto della Costituzione Europea) mantenendo sempre una posizione altalenante ma sicuramente centrale.
 

Le varie tappe verso l’unificazione
La forza che ha spinto la formazione dell’Unione Europea è derivata da due vettori principali: la consapevolezza (o la speranza?) che una maggiore integrazione economica (prima ancora dell'integrazione politica)riuscisse a sterilizzare eventuali spinte bellicistiche e la consapevolezza (forse ancora di più economica) che le economie europee potessero trovare sviluppo o accelerare il loro sviluppo postbellico.

Nonostante ciò, nelle fasi iniziali si hanno alcuni passi avanti soprattutto di carattere politico.
A fine anni ‘40, con ancora le macerie belliche fresche e nel bel mezzo di una ricostruzione difficile ed onerosa, l’embrione politico europeo inizia a svilupparsi.
Nel 1947 viene fondato il movimento Europa Unita (a favore della cooperazione internazionale) ed il partito dei federalisti (Unione dei federalisti europei); si parlava già di una Europa federale.

Nel 1948 Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito firmarono il trattato dell'Unione occidentale (Camera Dei Deputati, nd) e nel 1948 nacque l’ Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea (OECE), che  poi diventerà l' organizzazione per la sicurezza della Cooperazione in Europa (OSCE) (Storia | OSCE, n.d.).

Nel 1949  Francia, Regno Unito e i tre paesi del Benelux fondano il Consiglio d'Europa che è ancora attivo insieme agli altri due consigli (Europeo e dei Ministri). Dobbiamo aspettare il primo Maggio 1950 per osservare il primo passo verso un’unione anche economica grazie alla dichiarazione di Schuman e la successiva CECA (vedi prima).

La seconda guerra mondiale è ancora un ricordo vivido quando nel 1952 viene creata la comunità europea per la difesa (CED) che nasce dall’idea di coordinare le forze di difesa ma senza iniziare il processo di unificazione delle forze in un esercito comune. Della CED facevano parte ancheGermania ed Italia nonostante fossero state, ognuna a suo modo, responsabili della seconda guerra mondiale. La figura di Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, Trento, 1881 - Sella di Valsugana 1954), altro padre delle comunità europea, giocò probabilmente un ruolo importante nell’accesso dell’Italia alla CED. La paura che la Germania potesse riarmarsi e la sua vocazione di “battitore libero” in campo militare fecero della Francia l’attore principale nell’arresto dello sviluppo della CED, nonostante la buona volontà iniziale. 
Nel bel mezzo degli anni della ricostruzione, i ministri degli esteri decisero di riprendere la strada dell'integrazione economica, anche sulla scia dei buoni risultati economici post introduzione della CECA; il piano Marshall (1948) sarebbe arrivato da lì a poco ma già si vedevano i primi effetti di crescita del prodotto interno lordo.

Si rese poi necessario identificare il progetto europeo in un simbolo. Nel dicembre del ‘55 il Consiglio d'Europa approvò la bandiera europea  che nell’83 verrà definitivamente adottata dal Parlamento Europeo(bandiera su sfondo blu con 12 stelle dorate).

Attraverso l'integrazione nel 1957 si firma il Trattato di Roma.
Il 25 marzo 1957 vennero firmati i trattati della Comunità economica europea (CEE) e il trattato che istituì la Comunità europea dell'energia atomica (CEEA o Euratom).

Nel 1958 l'assemblea parlamentare e la Corte di Giustizia vengono inglobate e diventano le istituzioni comuni alle tre tre comunità europee. Entra in vigore, nel ‘58, il primo accordo monetario europeo e si comincia a procedere verso l'unione doganale attraverso una serie di steps intermedi che ogni paese adotta con la propria velocità legata alle necessità interne. 

Con il nuovo decennio inizia anche la gestione dell’aspetto agricolo europeo mediante l’istituzione dei primi regolamenti di Politica Agricola Comune (PAC) (1962) ovvero le politiche dei contributi europei all'agricoltura. La gestione delle Pac causò il primo grande inciampo delle comunità europee. L’ingresso del Regno Unito portò ad una ulteriore destabilizzazione. La Francia, infatti, vedeva nell’ingresso del Regno Unito e nella inaffidabilità della Germania (principale contributore dei PAC) un rischio nella riscossione  dei contributi; ciò generò la mancata partecipazione di Charles De Gaulle alle sedute e quindi alle votazioni (“Crisi della sedia vuota”).

Poi ci fu il Trattato di fusione delle tre comunità. Seguirono degli importanti cambiamenti anche a livello organizzativo. Siamo nel 1975 quando si riunisce per la prima volta il Consiglio europeo e si estendono i poteri del parlamento. Si dovrà aspettare il 1979 per la prima elezione per votazione del Parlamento Europeo, superando la precedente modalità di composizione mediante delegati dei parlamenti nazionali.

Segue un lungo periodo in cui l'Europa sembra fermarsi; la costruzione che era stata così accelerata subito dopo la Seconda guerra mondiale e per tutta la prima parte degli anni ‘60  subisce un arresto e la costruzione dell’Europa attraversa un “trentennio di stop”.
Come per effetto rebound, dalla seconda metà degli anni ottanta la corsa verso l’Unione Europea riprese con l'atto unico europeo (firmato nel 1986).

La caduta del Muro di Berlino nel 1989 e dei regimi socialisti determinano poi un'accelerazione molto forte nei processi europei, talvolta troppo veloci soprattutto per alcuni paesi.
In particolare, l’Italia entrò a far parte dell’ Unione monetaria con un sistema economico ancora non totalmente adeguato agli standard europei e questo determinò una serie di problemi anche se poi vennero superati fornendo un momento di crescita.
Comunque poi viene Maastricht (Parlamento Europeo, nr).
Il 2005 c'è un secondo pesante arresto; francesi olandesi votano no alla costituzione europea era stata scritta nel 2004 quindi accelerazioni aspirazioni qualche stop improvviso qualche stop voluto qualche stop determinato dalla insicurezza degli Stati che sono ancora stati nazionali quindi dalla politica di voler delegare a qualcosa che è al di fuori.

L'articolo si basa su una serie di 8 video con Costantino De Blasi per approfondire l'Unione: storia, funzioni, istituzioni, componenti e attività della discussa organizzazione sovranazionale europea. 


[1] Aristide Briand (Nantes 1862 - Parigi 1932). Uomo di stato francese (fonte: Treccani.it).

[2]  Frank B. Kellogg (Potsdam, USA 22 dicembre 1856 - St. Paul, USA 21 December 1937). Segretario di Stato Americano; ricevette il Nobel per la Pace nel 1929 con la seguente motivazione: “for his crucial role in bringing about the Briand-Kellogg Pact” (fonte: Nobel Prize, nd).

[3] La dichiarazione Schuman, rilasciata dall'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman il 9 maggio 1950, proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell'acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di carbone e acciaio. La CECA (paesi fondatori: Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) è stata la prima di una serie di istituzioni europee sovranazionali che avrebbero condotto a quella che si chiama oggi "Unione europea". Fonte

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