Dopo aver osservato il "Trump Slump", il crollo che ha colpito il mercato azionario statunitense nelle ultime settimane a seguito dell’implementazione dei dazi annunciati da Donald Trump, ed aver visto come molti degli imprenditori che avevano inizialmente espresso il loro supporto al Presidente Trump hanno perso grosse porzioni di quotazione di mercato delle proprie aziende, un pattern molto particolare pare emergere.
Trump sta adottando un metodo simile a quello di Putin nel gestire i rapporti con rappresentanti del mondo del business. Ovviamente, i due provengono da contesti molto diversi, e questo influisce sul livello di violenza dei loro approcci. Putin ha già imprigionato e persino fatto uccidere imprenditori che gli si sono opposti; Trump si è limitato ad eliminare mediaticamente o per via legale i propri antagonisti.
Tuttavia, il loro approccio al mondo del business segue uno schema simile: attirare offrendo benefici, rendere dipendenti, persino complici, per poi scartare l’imprenditore di turno non appena smette di essere utile.
Vladimir Putin ha sviluppato questo metodo negli anni ‘90 e nei primi anni 2000, collaborando con il nascente mondo dell'imprenditoria dell’epoca tardo-post sovietica, ma anche con organizzazioni criminali, per scalare i ranghi del potere. La sua affiliazione con il sindaco di San Pietroburgo Anatoly Sobchak non era un mistero. Putin rimase fedele a Sobchak fino alla fine, ma in seguito consolidò il metodo radunando attorno a sé i più importanti imprenditori russi, promettendo prosperità e crescita economica. Durante i suoi anni al potere, ha poco a poco privato gli oligarchi del loro potere politico, talvolta sostituendoli con amici ed ex colleghi del KGB e dell’amministrazione di Sobchak, talvolta eliminandoli fisicamente o fabbricando casi legali per costringerli al carcere o all'esilio. Gli oligarchi furono degradati così a semplici uomini d'affari che eseguivano ordini. Alcuni hanno subito una sorte ancora peggiore, diventando prestanomi personali di Putin.
Similmente, Donald Trump è noto per aver corteggiato istituzioni e uomini d'affari negli anni della sua carriera imprenditoriale, ottenendo da loro ciò di cui aveva bisogno, per poi piantarli in asso. L'elenco delle persone del mondo politico ed economico abbandonate dal Presidente è lungo, dagli avvocati Michael Cohen e Rudy Giuliani, agli sponsor del partito repubblicano e della prima campagna Trump come Carl Icahn ed i fratelli Koch. L’ironia della sorte vuole che molti di questi personaggi siano gli stessi che lo hanno accompagnato nel suo primo mandato alla Casa Bianca, come Rex Tillerson, ex CEO di Exxon Mobil, nominato Segretario di Stato e poi licenziato da Trump via Twitter, e Mike Pence, il quale ha recentemente criticato Trump non solo per i dazi imposti in maniera sconclusionata a paesi alleati, ma anche per la sua posizione sulla guerra in Ucraina.
Osservando i volti dei perdenti delle sue nuove politiche economiche, la storia sembra ripetersi. Tra i presenti all'insediamento nel gennaio 2025, Elon Musk, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Bernard Arnault e Sergey Brin hanno perso complessivamente 210 miliardi di dollari dall'inizio del nuovo mandato di Trump.
Considerando queste similarità, sarebbe interessante osservare le ripercussioni che Trump potrebbe mettere in atto se un imprenditore americano osasse opporglisi. Esempi di casi più estremi sono la sparizione di Jack Ma dopo il suo scontro con il Partito Comunista Cinese, o di Mikhail Khodorkovsky, l'ex CEO di YUKOS, una delle più grandi compagnie petrolifere russe, imprigionato per 10 anni dopo il suo scontro con Vladimir Putin nel 2003, e oggi uno dei più grandi critici di Putin in esilio. Non è ancora chiaro se Trump vorrà ricorrere a metodi come quelli dei due esempi appena descritti, ma la sua tendenza a liquidare mediaticamente i suoi avversari, o di portarli in tribunale per costringerli al silenzio od alla collaborazione, non sono da sottovalutare.
Lo stesso Khodorkovsky, in una recente ’intervista a Le Monde, ha definito Putin e Trump come due leader fatti della stessa pasta, ed ha rinnovato un avvertimento agli europei sullo stare in guardia da entrambi.
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