Uno dei leit-motiv che imperversa sui social a proposito della questione palestinese si rifà al conteggio dei morti negli anni.
La cosa incredibile è che utilizzano tale conteggio a confronto per avvalorare le ragioni palestinesi.
Ma che ragionamento è?
Israele dovrebbe spegnere i suoi sistemi anti-missile per pareggiare il conto?
Se vai a rompere i coglioni con una fionda ad un leone non è che ti puoi incazzare se questo dopo ti sbrana.
Se, con un popolo ridotto alla fame, prendi internazionalmente denaro da ogni possibile organizzazione terroristica e lo usi per comprare razzi anziché migliorare la tua prospettiva di vita magari ci si dovrebbe chiedere se si sta facendo la cosa giusta e, considerato il livello di libertà e di rispetto dei diritti civili esistenti ad Hamas, la risposta a me francamente pare facile.
Solo i ciechi o gli ideologizzati ad ogni costo non la vedono.
Chi pensa che si possa dirimere una questione come questa basandosi sulla conta dei morti è un folle e di sicuro questi ultimi non sarebbero certo inferiori se Israele non avesse sistemi di difesa moderni e rifugi di ogni tipo.
D’altra parte per la Palestina ogni vittima è un trofeo che può esibire e perfino monetizzare.
Ciò detto, cosa vi aspettate da una guerra?
Equità ?
Simmetria?
Giustizia?
Questo conflitto sarebbe auspicabile cessasse a prescindere dal numero di morti contabilizzati da una parte o dall’altra e, soprattutto, chi dopo decenni cerca ancora di trovare ragioni o di darle o a tutti i costi ad una delle due fazioni è un idiota.
Un vero idiota.
Un idiota al quadrato.