Esattamente 10 anni fa l'allora presidente ucraino, Victor Yanukovych, decise di non firmare - sotto pressione russa - un accordo di cooperazione fra Ucraina ed Unione Europea che, dopo anni di negoziati e preparazioni, era arrivato alla fasi finali. La sera del 21 novembre 2013, centinaia di persone si radunarono in Piazza dell'Indipendenza a Kyiv per protestare contro la scelta del governo e sottolineare il proprio sostegno al futuro europeo dell'Ucraina. Nei giorni successivi i manifestanti diventarono decine e poi centinaia di migliaia, paradossalmente alimentati dalla violenta repressione messa in atto dalla polizia. Il coraggio e la tenacia dei manifestanti impedirono all'Ucraina di diventare uno stato autoritario, portando nel febbraio 2014 alla fuga di Yanukovych in Russia. Del caos di quel periodo convulso approfittò subito il Cremlino, che infiltrò e occupò Crimea e Donbas.
Di fatto, i dieci anni di Euromaidan marcano anche dieci anni di guerra con la Russia.
La propaganda russa descrive la Rivoluzione del 2014 come "un golpe" dell'estrema destra orchestrato dagli Stati Uniti, che ha costretto la Russia a intervenire prima in Crimea e poi in Donbas a protezione dei "russofoni".
Capire cosa fu davvero Euromaidan per l'Ucraina è cruciale per capire il contesto della guerra oggi e la posizione degli ucraini sulle "proposte di pace" attuali.
Ucraina: perché ricordare #Euromaidan. Dalla Rivoluzione del 2014 all'invasione russa del 2022
In questo video parliamo di Euromaidan con la ricercatrice Jaroslava Barbieri.