Tutti a bordo! Si va in crociera con il BTP Valore!

Che incanto lo spot del governo per il Btp Valore. Due coppie di baldi sessantenni (?) a tavola. Toni rassicuranti. Domestici. Atmosfera da dopo pranzo della domenica. Caffè nel tinello. Peccato che la settimana successiva i quattro spensierati anzianotti non si possano incontrare. Una delle due coppie sarà infatti in crociera. Grazie alle cedole del BTP Valore! 

Uno Stato super indebitato che pur di piazzare le cartelle del debito pubblico ricorre ormai a tutti i mezzi. Siamo allo spot stucchevole. Dove c’è BTP Valore c’è casa. Mancano solo le ballerine. Oppure col prossimo BTP Valore saranno sorteggiate lavatrici e telefonini fra i sottoscrittori.

Per collocare il debito pubblico forse non basta l’imposta preferenziale al 12,5% invece del 26% sulle obbligazioni societarie, tipo ENI o ENEL. En passant, quest’ultime servirebbero per finanziare gli investimenti produttivi e le infrastrutture del futuro invece che per pagare i salari di cittadinanza. Ma tant`è. Non basta escludere i BTP dall’Isee, con tutti gli effetti distorsivi che ne conseguono. Per cui se Tizio ha 50000 euro di BTP è povero e può accedere al welfare, mentre se Caio ha investito gli stessi identici 50000 euro in azioni delle Generali è un ricco e spregevole capitalista. Magari anche poco patriottico.

Adesso c’è lo spot! Con le cedole trimestrali del BTP Valore si parte in crociera! Accorrete, accorrete! Tutti i numeri vincono!

E figuriamoci se nella reclame c’è un qualche riferimento al rischio dell’investimento. Neanche la recente e brutale svendita dei gilt britannici che ha fatto crollare Liz Truss dopo 50 miseri giorni di governo ha insegnato nulla. Figuriamoci, col BTP Valore si può solo guadagnare. Tutti in vacanza!

E poi chi ripagherà la montagna del debito pubblico, visto che nessun pasto è gratis? Chi pagherà il biglietto della crociera ai nostri attempati naviganti? Le maggiori tasse a venire e i tagli futuri alla spesa pubblica. In quel caso saranno i figli e i nipoti dei garruli sessantenni che pagheranno la crociera. Oppure una bella sventagliata di inflazione ridurrà il valore reale dei BTP. E allora il conto lo pagano gli allegri croceristi dopo che sono tornati a terra e hanno smaltito la sbronza. Ma chi se ne importa! Pensiamo a goderci questo cocktail sul ponte della nave! Sperando che non sia un altro Titanic. O che al timone non ci sia Schettino.

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