"REPORT" DA NON CONDIVIDERE

Si può dire che Liberi Oltre Le Illusioni nacque per merito di Report grazie alle storture informative della Gabanelli e del loro team che, in definitiva ancora oggi, si approfitta della faciloneria del grande pubblico Italiano per promuovere in realtà un’informazione distorta che fa credere allo scoop quando non è.

I professionisti dell'informazione

Si può dire che Liberi Oltre Le Illusioni nacque per merito di Report grazie alle storture informative della Gabanelli e del loro team che, in definitiva ancora oggi, si approfitta della faciloneria del grande pubblico Italiano per promuovere in realtà un’informazione distorta che fa credere allo scoop quando non è.

Report non solo non impara ma imperterrita produce (nel vero senso della parola) una notizia molto elaborata che porta l’ascoltatore o il lettore all’errore, al tranello, ad un convincimento che scaturisce da una mezza verità promulgata con saccenza attraverso una parziale presentazione di materiale probatorio.

Insomma Report riporta mezze verità restando in un limbo giuridico che gli impedisce una querela per falsità conclamata.

Lo “scoop” in questione riguarda un documento che viene spacciato come probatorio di problemi legati al vaccino quando invece ad un’analisi più attenta ma soprattutto imparziale, si evince che l’EMA (European Medicines Agency) non ha subito influenze per il proprio giudizio e che anzi, al contrario, ha chiesto con fermezza a Pfizer di risolvere i problemi di efficacia e ciò nonostante ci fosse un’intera UE a mettere fretta (trovate il link al dossier in calce a questo articolo).

Questo documento invece ci deve rassicurare e prova invece con chiarezza l’attività di vigilanza che EMA pone nei confronti delle industrie farmaceutiche.

Se effettivamente una volta riscontrata un’anomalia (nel caso specifico nell’integrità della molecola di mRNA) l’azienda risponde immediatamente per ripristinare la qualità dove sarebbe lo scandalo?
E’ tipico delle problematiche produttive di larga scala incorrere in intoppi e di certo non si può criticare Pfizer se la stessa si espone ad un ritardo quando questo è imputabile al miglioramento della produzione o al potenziamento della stessa.

Report in definitiva colpisce ancora con un post che genera vere montagne di traffico social ma soprattutto di condivisioni il tutto a danno della verità sui fatti ma anche sulle persone e, non in ultimo, sulla comunità.

Tutto è scritto con toni per indurre il lettore a conclusioni errate, fomentare il sospetto a far sì che l’utenza media, che non aspetta altro che formule di questo tipo per abbeverarsi a quella che è di fondo una NON notizia spacciandola subdolamente per scoop, ne condivida il contenuto.

Insomma i professionisti dell’informazione continuano, con una certa abilità nel riuscire a non mentire apertamente, a pubblicare contenuti in barba a qualsiasi codice deontologico professionale disconoscendo il principio di continenza servendo se stessi e di sicuro non la comunità di cui dovrebbero essere, utilizzando la definizione USA per il giornalismo, i legittimi cani da guardia.

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