Il (solito) no al termovalorizzatore. Parte 3

Giuseppe Conte e il Movimento 5 stelle dovrebbero almeno avere la decenza di dire quali sono le tecnologie alternative (all'inceneritore) ed ecosostenibili.

Non lo sanno, non sanno nemmeno che nella tassonomia verde EU Reg. 2020/852 ci sono gli inceneritori.

Il regolamento europeo dedica al ciclo dei rifiuti l'art. 13. Le linee guida sono:

1) allungamento della durata dei materiali;
2) aumento della riciclabilità dei prodotti;
3) maggior utilizzo di CSS

Fatto tutto questo restano frazioni di RSU e rifiuti speciali che vanno smaltite. Il regolamento, al punto j, dice "riduce al minimo l’incenerimento dei rifiuti ed evita lo smaltimento dei rifiuti, compresa la messa in discarica, conformemente ai principi della gerarchia dei rifiuti".

Non dice "sottoporre le frazioni a nuove tecnologie alternative" perché le tecnologie alternative NON esistono. Ciò che resta da recupero e riciclaggio deve essere smaltito in qualche modo perché non si volatilizza. 

Va da sé che maggiore è il prodotto recuperato col riciclo, minore sarà la necessità di smaltimento. E' dunque corretto che la UE scriva che bisogna ridurre al minimo il ricorso a incenerimento e discarica: non può dire, e non lo fa, divieto di incenerimento.

In altro atto [1], la Commissione dice che l'incenerimento per pirolisi e gassificazione rientra nelle BAT (Best Avaible Techniques) e il recupero di energia serve a ridurre il più possibile il ricorso a combustibili fossili.

Ad es. per lo smaltimento dei trasformatori si legge "destinare all'incenerimento ad alta temperatura le parti porose contaminate del trasformatore elettrico (legno e carta)". Dunque è la stessa tassonomia europea a indicare i termovalorizzatori come possibile miglior utilizzo delle frazioni di rifiuto non recuperabili.

La questione termovalorizzatore assomiglia tanto a quella del TAP: no ideologico dettato da ignoranza. Immaginiamo per un attimo in quali condizioni saremmo ora se il TAP non si fosse completato.

Infine Raggi ha perso le elezioni, i cittadini romani hanno votato Gualtieri.

Punto

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