Da settimane capita d’incrociare conoscenti e financo amici cari con i quali si finisce per discutere di quale atteggiamento l’Italia, l’UE, la Nato, gli USA (che sono attori diversi ma definiscono il nucleo di quanto chiamiamo mondo occidentale) debbano prendere verso il conflitto, cinque mesi dopo.
Gli scambi, tipicamente abbastanza civili, alla fine finiscono sempre nella stessa maniera: dobbiamo farci da parte e lasciare che la Russi vinca ed ottenga gli obiettivi che desidera (tipicamente chi suggerisce di lasciar fare ritiene anche che Putin si “accontenterebbe” del Donbass e di tutta la striscia che dal Donbass arriva ad Odessa e copre la Crimea ... poca rob) altrimenti il nostro continuo supporto alla difesa Ucraina portera’ ad una escalation sempre peggiore e a due conseguenze per noi disastrose. Una crisi economica mostruosa (da dove venga questa idea non lo so e tipicamente viene messa nel cassetto appena gli fai notare che la relazione fra crisi economica incipiente e guerra è approssimativamente zero, cazzate televisive notwithstanding) e, soprattutto, la terza guerra mondiale, l’atomica, la fine del mondo.
Se gli amici sono amici ed hanno un residuo di onestà intellettuale, verso tarda notte ed alla birra numero N riconoscono che il tutto si regge su un semplice sentimento: la paura. Abbiamo tutti una maledetta paura che le cose vadano male, che arrivi il missile a Vienna o meglio ancora a Padova, che uno sforzo bellico serio ci costringa per alcuni anni a mettere in frigorifero il nostro stile di vita, quello che il maledetto “neoliberismo” (che si traduce in libertà economica e politica, globalizzazione, non sottomissione a questo o quel regime autocratico) ci ha regalato da 70 anni a questa parte.
Siamo tutti preoccupati: lo sono anche io e sono maledettamente preoccupato.
Da un lato è oramai palese che il regime di Putin é una vera minaccia per tutto il mondo, non solo per noi europei. Dall'altro noi arriviamo impreparati ed illusi al confronto, malati di denial: dal nucleare all'uso delle armi, settori ampi dell'Occidente continuano ad auspicare il suicidio collettivo. Niente nucleare, niente rallentamento della transizione energetica, niente riarmo tale da dissuadere ogni avventura russa e, soprattutto, niente piu’ aiuti agli ucraini. Che soccombano e basta, che ci lascino in pace. Vogliamo tornare alla vita del 2021, magari con un altro bel lockdown da indossare durante l’autunno-inverno 2022-23.
A questo punto gli dici: scusa, ma cosa diavolo ti fa credere che una volta distrutta ed occupata l’Ucraina tutto torni al passato? Proprio perché il regime russo è una vera minaccia imperialista occorre metterlo a tacere o renderlo impotente, in una maniera o nell'altra. Ma le affermazioni dei politici russi non le leggi? Tu pensi che da 5 mesi tutto il sistema mediatico russo predichi la distruzione dell’Occidente così per ridere? Appena prendono Kiev e finiscono di deportare qualche milione di ucraini tornano felici e simpaticoni a Forte dei Marmi?
Tutto questo non ha senso: vivete in denial della realtà e volete accompagnarci per mano al suicidio. Vivete paralizzati dai vostri timori o drogati da una visione semplicemente "idiota" del mondo (tutto verde, tutti che si vogliono bene, fatto salvo quei nazisti degli ucraini ed i loro burattinai americani ...) e non riuscite a capire che quello che succede è reale e che un regime non si comporta come i nazisti per caso o temporaneamente. Lo fa perché ha scelto di essere quel tipo di regime.
Siccome vivete in denial della realtà, esattamente come facevano tanti italiani e tedeschi nei primi anni ’40, bisogna continuare a documentare i fatti che continuate a rimuovere e a rifiutarsi di cercare inutili e dannosi compromessi che non esistono e non sono mai esistiti. I compromessi erano possibili sino alla sera del 23 febbraio 2022, ma sono stati tutti cancellati dal regime russo. Ora c’e’ un unico compromesso: che l’esercito russo esca dall’Ucraina e cessi le ostilità e che il popolo ucraino decida che è il caso di firmare un armistizio. Dopodiché occorrerà chiedersi molto seriamente come rendere impossibili eventi del genere per almeno il prossimo secolo.
Sarà difficile farlo? Sarà molto difficile. Occorrerà cambiare tattiche e mezzi a seconda della bisogna? Occorrerà fare anche quello. Dovremo pagare dei prezzi, forse anche salati?
Dovremo pagare dei prezzi, forse anche salati. Lo abbiamo fatto tra il 1939 ed il 1945 (anzi, lo han fatto i paesi alleati che ci hanno poi liberato da noi stessi) e dovremo farlo ancora. Questi 75 anni di pace e prosperità sono venuti PERCHE' durante quei sei anni milioni di persone hanno coraggiosamente pagato dei prezzi, salatissimi.
Non esiste alternativa. La sconfitta dell'Ucraina è la sconfitta dell’Europa. Non di Biden o degli USA: a Biden e, soprattutto, all’apparato economico-militare USA un Putin che vince in Ucraina va benissimo. Finalmente un nemico chiaro, dichiarato e disposto a fare guerra. Più soldi per la difesa, più truppe in giro per il mondo, più diplomazia militare e meno tempo e soldi persi a difendere questi europei impotenti che non riescono nemmeno a raggiungere indipendenza energetica. Gli USA sono abbastanza indifferenti al risultato della guerra, non riuscite a capirlo? Loro ci perdono poco e guadagnano un enorme ruolo mondiale di difensori dei minacciati dall’orso russo. Solo se l’orso russo viene reso incapace di nuocere da noi europei questo ruolo USA diventa impossibile costringendoli a pensarsi, per una volta, in un modo diverso.
La sconfitta dell'Occidente premia il disegno imperiale e razzista russo e lo rafforza offrendogli spazio per nuovi assalti, nuove minacce, nuovi ricatti, nuove violenze. Si tratta di pensare e ragionare in positivo, pensando a COME sconfiggerlo. Ma occorre avere chiaro l'obiettivo: sconfiggere l'imperialismo razzista e criminale russo.
Io continuo a pensare sia una tigre di carta e che andrebbe tracciata una linea sulla sabbia relativa al suo uso di missili contro i civili e dei prodotti agricoli rubati agli ucraini per alimentare il panico alimentare nel mondo. Queste violenze criminali e sistemiche non vanno tollerate ed occorre tracciare una linea sulla sabbia, una linea che sia al contempo non strumentale ma invalicabile. Poi vedremo.
Un passo alla volta ma un obiettivo chiaro: Putin ed il suo regime devono fare la stessa fine di Mussolini e di Hitler e dei loro regimi o la pace, la libertà e la prosperità europea saranno distrutte per sempre. Non fatevi illusioni, questa la realtà dei fatti.