Il "trattato" non è affatto segreto. Fra il 15 e il 21 dicembre 2021 ne parlarono tutte le testate giornalistiche italiane a cominciare dall'ANSA. Il testo è consultabile in inglese sul sito del ministero degli esteri russo.
La proposta conteneva l'impegno a non dispiegare forze militari ed armamenti nei Paesi che avevano aderito dopo il 27 maggio 1997. Non avrebbero avuto forze militari NATO Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Ungheria, Romania, Slovenia, Croazia, Albania e i tre Paesi Baltici. Tutti, ad eccezione di Albania e Croazia, Paesi dell'ex Patto di Varsavia.
Mentre Putin inviava alla NATO questo finto accordo, ammassava 200.000 militari sul confine ucraino. Il 24 febbraio 2022, tre mesi dopo, nonostante i ripetuti tentativi di mediazione di Borrel e Macron, la Russia invadeva l'Ucraina; Il rifiuto della NATO era la classica scusa che tanto piace ai dittatori guerrafondai: ho già deciso di muovere guerra ma do la colpa alle democrazie che non hanno accettato il mio ricatto (Hitler style).