Appena trapela la notizia iniziano i distinguo dei nostri politici tuttologi che, senza aver mai letto un libro che non fosse Topolino o il Corriere dei Piccoli cianciano di commistione fra canzonette e guerra. Sono gli stessi politici che di tanto in tanto fanno l'elegia della sacralità della musica italiana e si lamentano se a vincere il festival non è un italiano doc.