Matrigna Rai, la pessima figura internazionale su Sanremo

Ricapitoliamo, la rai (minuscolo) INVITA (maiuscolo) Volodymyr Zelensky a Sanremo.

Appena trapela la notizia iniziano i distinguo dei nostri politici tuttologi che, senza aver mai letto un libro che non fosse Topolino o il Corriere dei Piccoli cianciano di commistione fra canzonette e guerra. Sono gli stessi politici che di tanto in tanto fanno l'elegia della sacralità della musica italiana e si lamentano se a vincere il festival non è un italiano doc.

 

Poi, immancabili, arrivano gli "intellettuali" pro pace a tutti i costi purché sia una resa capitanati da quel gigante del pensiero contemporaneo che risponde al nome di Alessandro Di Battista

Non può mancare il mondo Mediaset, rappresentato da un signore che di cognome fa Berlusconi (come quello che raccontò che l'obiettivo di Putin è sostituire il governo ucraino con persone per bene), che non si era fatto alcun problema ad ospitare su rete4 Lavrov. 

Lasciandogli affermare, senza contraddittorio, che Hitler era ebreo come Zelensky. Curioso, vero? Ma nonostante questo la rai (minuscolo) resisteva...

E come dimenticare il Festival che diventa evento più visto in madre patria Russia con l'esibizione di Toto Cotugno e il coro dell'Armata Rossa? Nel giro di pochi giorni la trasmissione del Festival della Canzone italiana sul canale principale della tv di stato divenne l’evento mediatico clou del decennio.

In fondo non c'è edizione del festival della canzonetta che non sconfini nella politica. Una per tutti, la presenza di Gorbaciov nel 2009.

E poi il presidente ucraino è già stato al festival del cinema a Cannes e ai Golden Globes, quindi di cosa preoccuparsi?

Invece no, con la determinazione e la schiena dritta tipica di un celenterato, rispondendo ad un quesito del consigliere Laganà prima vuole la verifica dello speech di Zelensky, casomai ci sia qualcosa da censurare, siamo nel 2023 e Zelensky è per sua sfortuna presidente di un paese invaso e "sventrato" (copyright di un altro ospite fisso sulle reti rai); infine decide per la più ignobile delle soluzioni:

Niente video, niente collegamento: lettera nelle mani di Amadeus (che non è il famoso compositore).

Zackarova esulta e sfotte. Ne ha ben donde, la figura da cialtroni è fatta

  • Condividi