Poche ore dopo la tragedia Conte, Di Maio e Toninelli individuarono in ASPI (=Benetton) i responsabili. Conte dichiarò "revocheremo le concessioni, i morti non possono aspettare la magistratura". Ci torno dopo.
Il 22 settembre 2018 un gioioso Toninelli annunciò "il nuovo Ponte Morandi sarà un luogo dove poter mangiare e giocare". Si riferiva ad un progetto firmato dall'archittetto Giavazzi presentato sul sacro blog. Prima però si fece fotografare sorridente mentre con Vespa rimuoveva un pezzo del plastico del ponte crollato. Una scenetta tra il cinico e l'imbarazzante che i parenti delle 43 vittime ricordano come un'offesa.
Il ponte che avrebbe voluto lui invece sarebbe stato verticale, con parco giochi e aree picnic al di sotto del piano stradale. D'altra parte chi non sogna di portare i bambini a giocare sotto un'autostrada. Ignoranti! (cit)
L'altro problema, ben più grave, è che alla fine i Benetton ne sono usciti più ricchi di prima. Il costo a loro carico per la costruzione del nuovo ponte è stato di 580 milioni. La buonuscita per lasciare il 100% del capitale di Autostrade per L'Italia 9,3 miliardi. Alla "famiglia" in senso stretto sono andati 2,4 miliardi. Insomma un affare. Sono le regole del gioco, specie quando lo Stato dimostra notevoli capacità di autoafflizione nello scrivere contratti di concessione. Per i parenti delle povere vittime un'altra beffa.
Quindi di quale SUCCESSO parla Toninelli sul blog? Di una costruzione che per una volta è stata completata senza ritardi? Evviva Ma la decenza di non dire bugie a chi piange i propri morti dove la mettiamo?
Infine, nessuno mette sotto attacco il decreto 109 per il ponte; l'attacco è perché dentro quel decreto fu inserito un affatto fantomatico condono per Ischia Conte, Di Maio, Toninelli e Salvini avevano approvato un DECRETO MATRIOSKA