1) Cacciare i russi dall’Ucraina è giusto ma non fa finire la guerra.
Possibile ma può interrompere il conflitto e i bombardamenti sui civili; e mantenere l'Ucraina nel club dei Paesi liberi e democratici. Se per Cancellato è poco veda lui. A me la prospettiva che la popolazione non debba nascondersi nei bunker, che i bambini possano far lezione a scuola e non in una metropolitana, che non ci siano deportazioni e stupri pare una buona prospettiva. La (eventuale) guerra fredda l'affronteremo poi. A cominciare dal blocco permanente all'import di gas e petrolio russo che avverrà comunque a meno che la Russia non cessi le minacce al mondo libero
2) Le cose a Mosca possono anche peggiorare senza Putin.
O magari migliorare. Kadyrov, che è ceceno ed è legato a Putin, non sarà mai presidente della Russia; è un mercenario sanguinario agli ordini del dittatore. Agitarlo come uno spettro non rende giustizia al giornalismo serio che Francesco sembra aver dimenticato. Ci sono altri falchi al Cremlino, vero, ma ci sono anche dirigenti che sanno che l'avventura in cui Putin ha precipitato la Russia potrebbe decretarne la fine. Isolata, senza tecnologia e con l'industria al collasso, con l'amicizia di Corea del Nord Siria e pochi altri stati canaglia sarebbe fuori dal consesso internazionale. Conviene ai russi questa prospettiva? Giudicate voi.
Chi dice a Francesco Casellato che sia stato Prighozin a spingere Putin?
3) Il mondo non ama l’Occidente, Russia o non Russia.
Vero e l'occidente ha fatto molti errori. Ma questo significa che circa 1 miliardo di cittadini occidentali e un GDP che è 80% di quello mondiale possano essere isolati. Ah già, c'è la Cina. E a chi venderebbe la Cina le manifatture?
4) La Russia non è una democrazia, noi sì.
E meno male! Le destre crescono ma, tranne qualcuna residuale, nessuna destra europea spinge per trasformare Italia, Germania, Usa, ecc. in autocrazia. Quello che Casellato non capisce è che dobbiamo difendere i nostri valori invece di cedere.
5) La bomba atomica è una minaccia reale (e non è la sola).
Personalmente ho dei dubbi. Il trade off se Putin l'utilizzasse è pessimo per lui, sarebbe al meglio ancora più isolato di quanto non sia già (vedi Cina). Finché il nucleare resta una minaccia, esattamente come fu una deterrenza durante la guerra fredda, ha un senso; quando venisse usato Putin resterebbe nudo. Ma queste sono opinioni personali e non fatti.
Alla fine quello che manca nell'analisi di Cancellato è il come se ne esce in modo alternativo alla resa a Putin. Perché il succo del suo discorso è questo (ipocritamente senza dirlo): ci conviene abbandonare al loro destino gli ucraini.
Mai!
Se la di dà vinta a Putin poi questo mirerà ad estendere la propria influenza e probabilmente i propri confini. Abbandonare loro significa abbandonare i valori che questo (imperfetto) occidente ha conquistato con la resistenza al nazifascismo.