I programmi per le Europee: difesa e politica internazionale

Continuo con la mia analisi dei programmi per le Europee 2024. Oggi mi occuperò di difesa e di politica internazionale

Il programmadi Fratelli d'Italia è piuttosto sintetico, organizzato per punti e senza spiegazioni di contesto. Mi ha fatto subito pensare al "Noi Vogliamo" sansepolcrista ma sulla storia di quell'epoca, e sul rapporto fra il protofascismo e i liberali, tornerò a breve con un articolo. Sull'aggressione russa all'Ucraina dice di voler proseguire nell'impegno per una pace giusta.

Qui la parola chiave è "giusta". Se per giusta intende che le truppe russe devono ritirarsi e i confini dell'UA ristabiliti e garantiti allora ci siamo; se invece quella parola intende liquidare sbrigativamente una questione scomoda (il governo è formalmente schierato a favore dell'Ucraina ma sta facendo pochissimo per aiutarla) allora siamo grosso modo al solito gioco delle 3 carte.

Dice anche che deve proseguire l'allargamento della UE a Ucraina, Moldova, Georgia e Balcani occidentali. Bene.

Interessante il punto sulla collaborazione in materia di politica industriale per la difesa secondo una logica di sovranità europea. Quindi esiste una sovranità europea (Salvini e Borghi che dicono?) e il sovranismo patriottico va a farsi benedire. Benissimo ma incoerente, e dove vedo incoerenza di solito io ci leggo fuffa. Opportuna invece la richiesta di una formazione (organo europeo) dei ministri della difesa nel Consiglio della UE. Su Israele-Palestina nulla oltre la solita formula "due popoli, due Stati". Qui manca qualunque idea ed è meglio, per Giorgia, che se la sbrighino gli altri.

Il programma della Lega è ancor più scarno Contraria all'esercito europeo, possibilista sul coordinamento sugli investimenti coordinati in sede UE. Sull'Ucraina considera legittima l'autodifesa ma nulla sull'impegno italiano ed europeo; anzi dedica una parola a Macron (senza nominarlo) e lo identifica come sconsiderato. Insomma se gli ucraini vogliono difendersi lo facciano, ma sono cazzi loro. Il programma della Lega riflette in modo speculare la pochezza intellettuale dei suoi leader e di gran parte dei suoi elettori

Se quello dei suoi colleghi di governo è asfittico, il programma di Forza Italia è addirittura stitico. Basti dire che googlando 'Tajani-Europee' ho fatto fatica a trovare una foto. Tajani, come tutta FI, è inconsistente e per questa ragione mantiene i suoi voti e forse addirittura li aumenta.

Gaber cantava ne Il Conformista "È un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza S'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza". Gaber nonconoscevaTajani ma già lo descrivevanel 1997. Genio.

Forza Italia, tuttavia, è decisamente a favore della NATO e della difesa comune. Sull'Ucraina ricorda ottimamente che difenderla significa difendere i nostri valori di libertà e democrazia. Su Israele dice la stessa cosa ma, come detto, sull'argomento tornerò a breve con un articolo. Date le incongruenze fra i 3 partiti della maggioranza, credo che in caso di surriscaldamento della situazione internazionale il governo farà fatica a terminare la legislatura.

Come già detto per l’economia, anche la sezione di politica internazionale del programma del Partito Democratico è incoerente e lacunosa.

Nell’introduzione c’è un non meglio specificato richiamo ad un’Europa federale; sulla realizzabilità nel breve di una Europa di tipo federale sarà bene dedicare post elezioni una riflessione dedicata.

C’è un passaggio non equivocabile alla “barbara invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin” e alla pace giusta, rispettosa del diritto internazionale” ma subito dopo c’è l’invocazione del multilateralismo. Nel momento in cui il multilateralismo viene usato da Putin e i suoi alleati quale giustificazione della “operazione militare speciale”, sugge il senso di questo passaggio a vuoto. O forse non sfugge: riflette le profonde incoerenze di un partito che non sa decidere cosa vuole essere e candida personaggi come Marco Tarquinio e Cecilia Strada.

Alla pace è dedicato l’intero ultimo capitolo.

Non si comprende bene cosa sarebbero i Corpi Civili di pace europei. Dice il programma che dovranno essere strumento di mediazione e prevenzione dei conflitti. Dunque cosa dovrebbero fare? Andare sugli scenari di guerra e fare da scudi umani? Fare i mediatori diplomatici scavalcando le diplomazie ufficiali?
Se il tema non fosse così serio, scapperebbe una risata.

Il Partito Democratico è poi favorevole alla difesa comune ma contraria all’economia di guerra.

Anche qui sembrano più parole poco pesate e pensate che una vera visione di cosa debba fare l’Unione posto che il concetto di economia di guerra è ben preciso e lontanissimo da ciò di cui si discute, ovvero un miglioramento delle capacità di azione difensiva comune.

Per l’Ucraina parole giuste: vogliamo - dice il programma - un'Europa che continui a sostenere la resistenza del popolo ucraino.
Solo che sostenere la resistenza ucraina significa fornire a Kyiv i mezzi (armi) per difendersi. Non sembra che su questo punto da Elly Schelin siano venute posizioni chiare; mentre le parole di un illustre candidato (Tarquinio) sono contrarie e non sono mai state stigmatizzate da PD.

Sulla questione israelo-palestinese c’è la richiesta del cessate il fuoco, della liberazione degli ostaggi, della fine del massacro dei palestinesi separando Hamas dai palestinesi e della soluzione politica.

Il Movimento 5 Stelle ha come noto una posizione pilatesca sull’Ucraina. La condanna generica dell’invasione crolla con la pervicace insistenza sullo stop all’invio di armi. Le incisive “azioni diplomatiche” non funzionano se gli equilibri di forze propendono decisamente dalla parte dell’aggressore. Quello che chiede il M5S è, senza dirlo, una resa dell’Ucraina.

Surreale, e un po’ disgustoso, che il M5S chieda l’allargamento a est dell’Unione Europea ma non includa Ucraina Moldova e Georgia.
La situazione in Palestina rende più facile (scontata) la posizione del partito: due popoli due stati e nessuna idea.

Curioso il paragrafo contro la sudditanza nei confronti della Cina. Il M5S è stato quando era al governo la principale testa di ponte dell’espansionismo cinese e il governo Conte I fu l’unico governo europeo a firmare la Silk Road Initiative.

Stati Uniti d’Europa sottolinea la cooperazione strategica con gli USA, auspica apertamente la vittoria dell’Ucraina attraverso nuove forniture militarim chiede la confisca degli asset russi.

Detto in altri termini Bonino e Renzi rifuggono dalle formule retoriche e dicono chiaro come vogliono arrivare alla pace. Bravi. E’ anche l’unico programma che, correttamente, non vede solo la minaccia militare russa ma anche la minaccia di interferenze della stessa Russia e della Cina.

Azione-Siamo europei concentra la sua proposta sulla necessità di una difesa comune europea che arrivi ad un esercito comune entro 10 anni (obiettivo di lungo  termine ma realistico) e una cooperazione anche nel procurement e nella rappresentanza diplomatica.

La lista di Santoro Pace Terra Dignità è quella più apertamente a favore della Russia. Prima l’aver inserito fra i candidati un propagandista filorusso come Lilin, poi le ospitate in tv di Santoro lasciano pochi dubbi sulle aspettative. Nel programma c’è scritto “non confondere la solidarietà col rifornirlo di armi aizzandolo promettendogliimpossibili vittorie”. Insomma, assicurata una solidarietà di maniera, poverini, si arrendano e si consegnino a Putin.

In altro passaggio si legge l’Europa deve collaborare con la Russia la Cina e i Brics.

Più chiaro di così…

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