Riceviamo e trasmettiamo il comunicato della Rete "Slava Ukraini" in merito alle commemorazioni per l'Holodomor del 23 novembre
Il 28 novembre 2006, la Verchovna Rada, il parlamento dell'Ucraina, ha riconosciuto l'Holodomor (letteralmente “sterminio per fame”) del 1932-1933 come genocidio del popolo ucraino.
Lo stesso provvedimento è stato adottato da numerose Istituzioni nazionali ed internazionali. Il 26 luglio 2023, il Senato della Repubblica Italiana ha ufficialmente riconosciuto l'Holodomor come genocidio ai danni del popolo ucraino, e il 24 settembre 2024, anche la Svizzera, con una votazione storica che riflette un significativo cambiamento per un paese noto per la sua lunga tradizione di neutralità, ha riconosciuto l'Holodomor come un genocidio ordinato dal regime stalinista.
Nel 1932-1933, milioni di ucraini morirono a causa di una carestia artificiale pianificata dal Cremlino, volta a sopprimere il desiderio di indipendenza dell’Ucraina.
Ogni anno il quarto sabato di novembre, l'Ucraina e le comunità ucraine in tutto il mondo si riuniscono per commemorare le vittime di questo terribile massacro.
Oggi, a distanza di novant’anni, la Federazione Russa ha ripreso il suo disegno genocida, non solo con i bombardamenti indiscriminati sulle infrastrutture civili, ma anche con un’opera di distruzione sistematica dell’identità, della lingua e cultura ucraina.
Il 23 novembre di quest’anno, oltre 20 città italiane, insieme a numerosi paesi tra cui Ucraina, Stati Uniti, Canada e altre nazioni europee, si uniranno per commemorare le vittime dell’Holodomor e denunciare le azioni genocida che la Federazione Russa continua a perpetrare sul territorio ucraino.
Con l’approssimarsi del terzo inverno dall’inizio dell’invasione su larga scala, la popolazione ucraina si prepara ad affrontare temperature che scendono fino a meno 30 gradi, senza riscaldamento e senza elettricità.
Durante il suo discorso alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2024, il presidente Zelenskyi ha denunciato la distruzione deliberata dell’80% delle centrali elettriche ucraine e ha avvertito del pericolo imminente di attacchi alle centrali nucleari.
La Federazione Russa sta utilizzando il freddo come un’arma per indebolire la popolazione, creando condizioni disumane che amplificano la crisi umanitaria.
Mariupol, un’importante città industriale e portuale con circa 500.000 residenti prima dell'invasione su larga scala nel 2022, è stata devastata dall'esercito di Mosca, al pari di molte altre città nell'Est dell'Ucraina.
Ma la brutalità non si ferma qui: la Federazione Russa ha deportato migliaia di bambini ucraini dai territori occupati, separandoli dalle loro famiglie e sottoponendoli a processi di rieducazione forzata.
La deportazione, il trasferimento forzato, l’indottrinamento e la rieducazione forzata sono stati definiti come atti genocidiari dal Consiglio d’Europa nella Risoluzione 2482 del 2023 in linea con la definizione adottata nella Convenzione per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio.
Le strategie attuali richiamano le deportazioni di massa già compiute dall’Unione Sovietica contro varie popolazioni.
Popoli come i Tatari di Crimea (1944), Ceceni e Ingusci (1944), i Tedeschi del Volga (1941) e i Baltici (1941-1949) furono deportati dalle loro terre con accuse infondate di tradimento e collaborazione con i nemici dello Stato. Anche queste deportazioni avevano l’obiettivo di cancellare l’identità di questi popoli attraverso l’assimilazione forzata e l’esilio.
L’offensiva del Cremlino non è solo militare: si estende anche al piano educativo e mediatico.
La disinformazione diffusa perfino nei libri di testo italiani, attraverso l’influenza storica di Mosca, specialmente nel contesto della Guerra Fredda, continua a minare la verità storica.
La narrativa pro-russa, profondamente radicata in Italia, minimizza le responsabilità storiche del Cremlino e distorce la percezione della realtà, come accaduto durante l’Holodomor.
L’Holodomor, riconosciuto come genocidio da diversi paesi, compresa l’Italia, ci ricorda l’importanza di non dimenticare.
Le manifestazioni del 23 novembre rappresentano un grido per la giustizia, per commemorare le vittime e per denunciare i crimini odierni del Cremlino.
Oggi uniamo le nostre voci per dire: basta ai genocidi.
Il mondo libero non può restare in silenzio.
Partecipare a queste manifestazioni significa difendere i valori di giustizia e libertà, su cui sono stati fondati sia l’Italia che l’Europa.
Il 23 novembre 2024 daremo la voce a coloro che subiscono ora le atrocità della Federazione Russa e restituiamo la dignità alle vittime del genocidio del 1932 -1933 con un minuto di silenzio in loro memoria.
Eventi per Commemorare le vittime del Holodomor - slavaukraini.it
Associazione “NaRyna” ODV, Bologna
Olena Kim, Attivista, Modena
Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina “MAIDAN” ODV,
AVUI (Associazione volontari ucraini in Italia) Reggio Emilia
Associazione “Malva” - ucraini di Ravenna APS
Gioventù Federalista Europea di Bologna
“La Fenice” ETS, Modena
“Mriya” ODV, Carpi
“Leleka” ODV, Modena
Associazione culturale "Ucraina-Friuli " APS, Friuli
PeopleForUkraine ODV-ETS, Rimini
Centro delle iniziative culturali “Wikiraine”.
“La Rondine” APS, San Donà di Piave (Ve)
“Ucraina Insieme” APS, Padova
APS “Soniashnyck”, Bolzano ( Alto Adige)
Liudmila Vladova Olenovych, Attivista, Padova
Alyona Vladova, Attivista, Padova
Basarab Nataliya Vasylivna - attivista, mediatrice interculturale. Rimini
Associazione di promozione sociale “Amor vitae” APS
“Slava Ukraini” ODV, Rovigo (VE)
Associazione Aiuto reciproco ODV “Vzaemodopomoga”, Milano
Associazione “Ucraina Libera" di Monza Brianza
Associazione per aiuti umanitari in Ucraina " Aiutiamoli a vivere", Trento
Associazione culturale degli ucraini in Trentino “RASOM” APS, Trento
Associazione “Prostir” APS, Treviso
“Malve di Ucraina” APS, Verona
Associazione “Regala un sorriso” - UKR APS, Cardano al Campo (VA)
Associazione “Sicuri in Italia”, Torino
Associazione “CUT” Comunità Ucraina a Torino
“Insieme-Rasom” ODV, Rogno (BG)
Associazione " Comunità Ucraina di Venezia " CUV , Venezia
Associazione culturale “Rinascita dell'Ucraina"-APS, Milano
Organizzazione ucraina pubblica per la tutela dei diritti dei cittadini ucraini in Italia "OBERIG", Venezia
Associazione Italo-Ucraina “Zlaghoda ODV” Bergamo
Associazione Ucraina-Italia "LILEA" APS, Firenze, Prato
Associazione "Svitanok" APS, Lamezia Terme, Crotone
Associazione "UNITI PER UCRAINA" Ischia APS
Associazione "Terre di Confine. Centro di cultura ucraina" Barletta (Puglia)
Associazione "KOLOS" APS, Soverato (Calabria)
Associazione S.Me.Re.Ca. APS (SOLIDARIETÀ MELITO - REGGIO CALABRIA), Reggio Calabria
Associazione "Regala un sorriso" - UKR APS, Cardano al Campo, Gallarate (VA)
Associazione "SupportUAchildren" APS, Milano
Associazione Scuola ucraina "Prestigio", Roma
APS S.A.L.O.CALABRESE, Cosenza (Calabria)
Associazione "Sostieni Ucraina" , Trapani (Sicilia)
Аssociazione "Sguardo amico", Tropea (VV)
Associazione "Ucraina Più" Milano APS
Associazione “Insieme Per Ucraina - ODV” ETS, Marche
Fondazione Gariwo-La Foresta dei Giusti
Associazione Italia - Ucraina Le.Le.Ka Rimini
Associazione “Liberi, Oltre le Illusioni”