Xi Jinping accoglie Blinken. La profondità del fronte, con N. Cantatore - Rassegna del 20/6/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Riccardo Scorpioni, Aurelio Iacono
Conducono: Francesco Forti, Mattia Alvino

 

Ospite

Nane Cantatore: La profondità del fronte

Un'offensiva non dipende solo da quanto si muovono le prime linee o dalla velocità delle avanzate: è un processo di adattamento reciproco, che può andare avanti molto a lungo e avere improvvise accelerazioni e brusche frenate. Spesso, le cose più importanti sono proprio quelle che accadono lontano dal fronte.

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

Ucraina

Le Nazioni Unite hanno biasimato Mosca per aver probabilmente negato agli operatori umanitari l'accesso alle aree occupate dai russi dove i residenti subiscono ancora le conseguenze per il disastro di Nova Kakhovka, tra cui penuria di acqua, cibo ed energia elettrica; il portavoce del Cremlino Peskov non ha ammesso la negazione ma ha dichiarato che una visita da parte degli operatori umanitari non sarebbe possibile per l’alto pericolo causato dagli attacchi ucraini.

Molti sfollati e residenti accusano le autorità russe di fare poco o nulla per aiutare: alcuni civili hanno affermato che gli sfollati a volte erano costretti a presentare passaporti russi se volevano andarsene.

Da parte ucraina, i soccorritori stanno sfidando i cecchini russi mentre si affrettano a trasferire gli ucraini fuori dalle zone alluvionate occupate dalla Russia.

Secondo il diritto internazionale dei conflitti armati lo Stato occupante non ha il diritto di impedire il soccorso umanitario da parte di soggetti come l’ONU e la Croce Rossa.

Russia

Nel 2021 Mosca ha cercato di uccidere Aleksander Poteyev, un informatore della CIA residente a Miami, che era stato un ufficiale dell’intelligence russa. Poteyev, dopo aver lasciato la Russia come disertore, era stato oggetto delle minacce di Putin e condannato in contumacia a decenni di prigione da un tribunale moscovita; collaborando con Washington, permise un’indagine dell’FBI che nel 2010 individuò 11 spie russe sul suolo statunitense, arrestate ed espulse in Russia dall’amministrazione Obama. Se il Cremlino ci ha abituato alla persecuzione dei suoi nemici all’estero, come l’avvelenamento di Skripal in UK, un tentativo del genere dimostra la volontà di Putin di superare certe “linee rosse”. A seguito dello scandalo seguirono espulsioni reciproche di una ventina di diplomatici.

Europa

Moldavia: La corte costituzionale della Moldavia ha dichiarato incostituzionale il partito filo-russo guidato dall’oligarca Ilan Shor. Il ministero della Giustizia istituirà una commissione per completare tutte le procedure legali al fine di sciogliere il partito. Durante la sentenza, il presidente del tribunale, Nicolae Rosca, ha citato un articolo della Costituzione che sottolinea l'obbligo dei partiti di sostenere il pluralismo politico, lo stato di diritto e l'integrità territoriale della Moldavia, una responsabilità che Shor non stava adempiendo. Il presidente Maia Sandu ha accusato il leader di aver ripetutamente cercato di destabilizzare il paese organizzando proteste in cui i partecipanti hanno chiedevano la deposizione del governo attuale.

Shor, attualmente residente in Israele, è stato condannato ad aprile a 15 anni di carcere per reati di riciclaggio di denaro e frode bancaria. In precedenza, sia gli Stati Uniti che l'Unione Europea avevano già imposto sanzioni nei suoi confronti.

Politica internazionale

Nord America

Nella Grande Sala del Popolo, il presidente cinese Xi Jinping ha accolto il segretario di Stato americano Antony Blinken per un incontro di grande rilevanza, durante il quale sono stati affrontati argomenti di vitale importanza per entrambe le nazioni. Cina e Stati Uniti hanno convenuto di mitigare la loro intensa rivalità al fine di evitare un conflitto, tuttavia, durante la visita a Pechino, non sono stati raggiunti importanti progressi significativi. La Cina ha rifiutato di accettare la proposta degli USA di ripristinare i canali di comunicazione militari evidenziando che le sanzioni imposte da Washington ostacolano il ricongiungimento dei due paesi. Le due parti sembravano saldamente ancorate nelle loro posizioni su una vasta gamma di questioni, che spaziavano da Taiwan al commercio, passando per le azioni intraprese dagli Stati Uniti nei confronti dell'industria cinese dei chip, i diritti umani e il conflitto tra Russia e Ucraina.

Tuttavia la Casa Bianca ha definito l’incontro come un buon passo in avanti, il messaggio di Blinken è stato quello di sottolineare l’importanza di mantenere i canali di comunicazione aperti per ridurre il rischio di attriti. Durante una conferenza stampa conclusiva del suo viaggio di due giorni a Pechino, il primo di un Segretario di Stato americano dal 2018, Blinken ha dichiarato che Washington ha raggiunto gli obiettivi previsti per il viaggio. Tra questi obiettivi vi erano la sollevazione diretta delle preoccupazioni, la ricerca di canali di dialogo e l'esplorazione di ambiti di cooperazione. È importante notare che il viaggio era stato precedentemente posticipato a febbraio a causa del sorvolo sospetto di un pallone spia cinese nello spazio aereo statunitense.

Medio Oriente

Continuano le violenze nella Cisgiordania occupata: l’esercito israeliano ha condotto un raid nel campo profughi di Jenin, uccidendo 5 palestinesi, tra cui un quindicenne, e ferendone almeno 91, e dispiegando alcune ore dopo l’inizio dell’operazione anche elicotteri da combattimento Apache, non usati nella regione da 20 anni. Lo scopo del raid era l’arresto di due soggetti, tra cui il figlio di un leader di Hamas già catturato. Secondo Tel Aviv l’uso degli elicotteri sarebbe stato necessario per liberare i propri soldati, oggetto di un’imboscata all’interno del campo profughi, agguato confermato anche da militanti palestinesi; gli scontri sarebbero poi durati per diverse ore.

Secondo un funzionario della ONG Palestine Red Crescent Society, organizzazione parte della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa che offre soprattutto servizi ambulanze nei territori occupati, l’esercito israeliano ha colpito direttamente i loro mezzi di soccorso e ha inizialmente impedito l’accesso ai luoghi degli scontri alle squadre di paramedici.

Dall'inizio del 2023, le forze israeliane hanno ucciso almeno 160 palestinesi, tra cui 26 minori. Inoltre Jenin fu proprio il luogo in cui nel 2022 venne uccisa Shireen Abu Akleh, giornalista di Al Jazeera.

 

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