Punto stampa a cura di: Ugo Gambardella, Andrea Poscetti, Erika Di Biase
In studio: Franz Forti, Ugo Gambardella, Mario Rossomando
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Questo rapporto discute i continui sforzi del presidente russo Vladimir Putin per cercare la vittoria completa in Ucraina. Putin sembra fiducioso di poter ottenere tale vittoria nel tempo e rifiuta l'idea sempre più diffusa nel discorso occidentale che le attuali realtà militari richiedano o supportino una risoluzione negoziata del conflitto. Né l'Ucraina né l'Occidente lo hanno convinto a prendere in considerazione l'idea di accettare qualsiasi tipo di accordo basato sul compromesso. Putin rimane invece concentrato sul raggiungimento dei suoi obiettivi di guerra iniziali attraverso un conflitto prolungato che prevede la vincita imponendo la sua volontà sull'Ucraina con la forza o spezzando la volontà dell'Ucraina in seguito all’abbandono del supporto occidentale.
Le scelte davanti all'Ucraina e ai suoi sostenitori occidentali in questo momento sono quindi relativamente semplici:
Sul campo
Report Tom Cooper 24 marzo: aggiornamenti da alcuni settori della prima linea. A parte la zona di Bakhmut, dove la Wagner fa lenti progressi, la grande offensiva russa sembra ormai culminata, e la maggior parte della linea del fronte è rimasta esattamente dov'era a dicembre.
La decisione arriverebbe in risposta agli ultimi aiuti militari occidentali all’Ucraina.
Secondo quanto affermato la costruzione di un impianto di stoccaggio sarà completata entro il 1° luglio, ma non è stato specificato quando le armi saranno effettivamente trasferite.
Washington ha minimizzato le preoccupazioni per l'annuncio di Putin, mentre critiche sono arrivate dalla NATO che ne ha denunciato la retorica nucleare "pericolosa e irresponsabile". Non si evidenzia però alcun cambiamento nel potenziale russo di usare armi nucleari nel conflitto in Ucraina, e nessuna necessità di aggiornare la posizione nucleare dell’alleanza atlantica.
L'Ucraina ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in risposta alle dichiarazioni di Putin.
La nave è invece andata ad assistere i migranti su altre tre imbarcazioni nell'area Search And Rescue di Malta. Secondo quanto dichiarato, la guardia costiera ha voluto evitare che la nave prendesse a bordo troppe persone, mettendone a rischio l’incolumità .
Decine di migliaia di manifestanti erano scesi in piazza poco dopo l’approvazione in Senato della riforma, in una delle più grandi proteste contro l'amministrazione di Obrador.
Il governo messicano ha dichiarato domenica che contesterà la sospensione.
Il Presidente Xi ha chiarito la sua intenzione di voler controllare il Mar Cinese Meridionale e portare Taiwan sotto il controllo di Pechino, spostando così gli Stati Uniti dalla loro posizione dominante nella regione.
Ma vediamo quali sono i numeri e le forze in gioco. L'Indo-Pacifico detiene il 60% della popolazione terrestre, copre i due terzi del pianeta e rappresenta circa il 65% del prodotto interno lordo globale . Il 13 marzo la Corea del Nord ha lanciato per la prima volta missili da crociera da un sottomarino. Lo stesso giorno, l'Australia ha svelato un piano da 200 miliardi di dollari per costruire sottomarini a propulsione nucleare. Anche il Giappone, dopo decenni di pacifismo, sta acquisendo capacità offensive senza pari con i missili Tomahawk statunitensi . L'India ha condotto corsi di formazione militare con il Giappone e il Vietnam . La Malesia sta acquistando aerei da combattimento sudcoreani . Ma niente di tutto questo potrebbe essere sufficiente per eguagliare la Cina. Il suo arsenale in continua espansione include gigantesche motovedette della guardia costiera insieme al rapido aumento del numero di missili e testate nucleari.
Il ministro Gallant è stato licenziato per aver avvertito che la legge che sta spingendo il primo ministro Netanyahu avrebbe causato disordini nell'esercito e rappresentava una minaccia per la sicurezza di Israele. La decisione di licenziare Gallant è apparsa un segnale inequivocabile che il primo ministro israeliano intende far approvare una legge che conferisce al governo maggiore controllo sulle nomine dei membri della corte suprema. Gallant, era stato nominato ministro della difesa meno di tre mesi fa, respingendo la concorrenza di un membro più estremista della coalizione con molta meno esperienza militare. La nomina di Gallant, aveva attenuato i timori di Washington che potesse essere nominato un parlamentare di estrema destra per sovrintendere al potente esercito israeliano. Coloro che in Israele sono contrari alla legge voluta da Netanyahu affermano che questa darebbe al governo troppo potere sulla magistratura, rimuovendo uno dei pochi controlli sugli illeciti del governo e porterebbe a un governo autoritario.
Netanyahu è determinato ad approvare la legge questa settimana, prima che il Parlamento si interrompa per le commemorazioni religiose che iniziano la Yom HaShoah con cui il Paese ricorda i sei milioni di ebrei sterminati durante l'Olocausto.
Il paese ieri è stato attraversato da imponenti manifestazioni, in quella che è la 14esima settimana continuativa di pacifiche proteste in strada. Link qui e qui. Approfondimento video della TV Svizzera di lingua italiana qui con interviste a riservisti e votanti del Likud.