Punto Stampa a Cura di: Duccio Di Prima
Conducono: Franz Forti
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Argomenti principali della giornata:
Ucraina |
Al summit NATO in corso a Vilnius, in Lituania, è stato raggiunto un accordo sull’adesione dell’Ucraina all’alleanza, che avverrà quando tutti i Paesi membri la acconsentiranno e l’Ucraina avrà completato gli obiettivi delineati nel Membership Action Plan (MAP). Non è stata stabilita alcuna tabella di marcia con date precise, cosa che ha suscitato la stizza del presidente ucraino Zelenskyy, secondo il quale la decisione è “assurda e senza precedenti”. Non sono ancora chiari neanche i dettagli del piano MAP, ma è stato garantito il supporto della NATO all’Ucraina nell’implementare riforme democratiche. L’Ucraina ha ottenuto anche promesse riguardo alla fornitura di armamenti: Francia e Inghilterra si impegneranno a fornire missili a lunga gittata (250 km), mentre la Germania ha dichiarato che invierà nuovi veicoli corazzati e due sistemi di difesa aerea Patriot, per un valore di 700 milioni di euro. I missili da crociera a lunga gittata, in particolare, sono in grado di minacciare in profondità le linee di rifornimento russe. |
Europa |
Spagna: Lunedì si è svolto un dibattito televisivo tra il leader del Partito Popolare (PP) Alberto Nuñez Feijoo, di centrodestra e all’opposizione, e l’attuale primo ministro socialista Pedro Sanchez, in vista delle elezioni generali del 23 luglio. Secondo diversi sondaggi, Feijoo avrebbe vinto il dibattito contro Sanchez, e il Partito Popolare è in vantaggio nelle intenzioni di voto; in particolare potrebbe anche ottenere la maggioranza con l’appoggio del partito di estrema destra Vox. Nel dibattito il primo ministro Sanchez ha attaccato Feijoo sulla potenziale alleanza dei popolari con Vox; quest’ultimo ha risposto proponendo un’alleanza tra popolari e socialisti per evitare coalizioni con partiti estremisti di entrambe le parti e partiti indipendentisti regionali. Serbia: Gli Stati Uniti hanno sanzionato il direttore dell’agenzia d’intelligence governativa serba (BIA), Alexander Vulin. Il funzionario serbo è accusato di utilizzare la sua figura pubblica per supportare la Russia nel destabilizzare i Balcani occidentali e nell’aumentare l’influenza russa nella regione. Le proprietà di Vulin negli Stati Uniti verranno sottoposte a sequestro dall’ufficio per il controllo dei patrimoni stranieri del Tesoro statunitense (OFAC), che in una comunicazione ha riportato come Vulin fosse anche coinvolto nel contrabbando di droga e armi in Europa. |
Politica internazionale | |
Medio Oriente | Israele: La Knesset ha accordato lunedì il primo di tre voti favorevoli richiesti alla legge che limita i poteri della corte suprema israeliana di bloccare le leggi proposte dal parlamento, dai ministri e dai funzionari del governo. La legge fa parte di un piano di riforme del sistema giudiziario lanciato in gennaio dalla maggioranza di Benjamin Netanyahu, che era stato sospeso a marzo dopo vigorose proteste di piazza per mediare alcune modifiche con le opposizioni. Martedì, migliaia di manifestanti hanno bloccato le principali arterie stradali israeliane e l’aeroporto di Tel Aviv per protestare contro la riforma della giustizia. Ci sono stati almeno 66 arresti da parte delle forze di polizia. I critici del governo israeliano e i manifestanti sostengono che la riforma della giustizia metta a rischio la democrazia nel paese, eliminando un importante sistema di bilanciamento delle decisioni del governo. Turchia: Gli Stati Uniti hanno espresso assenso alla volontà della Turchia di acquistare 40 caccia F-16 insieme a del materiale per modernizzare la flotta di aerei militari attualmente a disposizione. Ciò è avvenuto nonostante alcune incertezze da parte di membri della maggioranza al congresso, come il senatore democratico Bob Menendez, che si è detto preoccupato per i rapporti tra Grecia e Turchia e per la situazione dei diritti umani nel paese anatolico. Sono attesi altri colloqui al summit NATO di Vilnius tra il presidente statunitense Joe Biden e l’omologo turco Erdogan per definire ulteriormente i dettagli dell’acquisto dei caccia da parte della Turchia. Siria: nel consiglio di sicurezza dell’ONU, la Russia ha posto il veto sull’estensione di nove mesi di un canale umanitario diretto alle aree settentrionali controllate dai ribelli siriani. Il canale di rifornimenti proveniente dalla Turchia forniva più dell’80% del fabbisogno di cibo e consumabili delle persone che vivono nelle zone controllate dai ribelli, gravemente colpite dal terremoto dello scorso febbraio. Tale iniziativa era però vista dal governo siriano di Bashar al-Assad come una violazione della sua sovranità. Restano attivi solo altri due canali umanitari, molto meno utilizzati, per cui l’accordo di apertura si estende solo fino a fine luglio. |