Punto Stampa a Cura di: Duccio Di Prima, Franz Forti
Conduce: Franz Forti
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Argomenti principali della giornata:
Ucraina |
Le forze ucraine hanno colpito venerdì una petroliera russa che trasportava combustibile per aerei ed era ancorata vicino al ponte di Kerch. Si è trattato del secondo attacco con droni marini a distanza di poche ore in quanto anche una nave da guerra russa è stata colpita vicino al porto di Novorossiysk venerdì. Le autorità ucraine, nella stessa giornata di venerdì, hanno avvisato eventuali naviganti del “pericolo militare” sussistente nei porti russi di Taman, Anapa, Novorossiysk, Gelendzhik, Tuapse e Sochi, sul Mar Nero, facendo intendere che siano diventati obiettivi militari alla portata di attacchi ucraini. Sabato notte un missile guidato russo ha colpito un centro trasfusionale a Kupiansk, nella regione di Kharkiv, uccidendo anche due persone. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha definito l’attacco un crimine di guerra. Il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha definito “molto produttivi” i colloqui di pace tenutisi in Arabia Saudita nel fine settimana alla presenza di delegazioni da USA e Giappone, ma anche India, Cina, Brasile e altri paesi emergenti. Yermak si è definito soddisfatto dell’impegno da parte di tutti i Paesi partecipanti ai colloqui nel rispettare il diritto internazionale per quanto riguarda l’integrità territoriale e la sovranità delle nazioni. |
Russia |
Per comprare un dollaro ora ci vogliono 95 rubli. La caduta prosegue costante dal settembre 2022, quando fu registrato il valore massimo in concomitanza con i grandi acquisti di gas e petrolio, per fare scorte prima delle sanzioni e dell’inverno. |
Politica internazionale | |
Medio Oriente | Israele: La polizia israeliana ha arrestato due coloni coinvolti in uno scontro avvenuto venerdì a Burqa, in territorio palestinese. Secondo i palestinesi, i coloni avrebbero fatto parte di un gruppo numeroso che stava bruciando automobili e tirando pietre verso abitazioni palestinesi; e che, una volta confrontati da un gruppo di palestinesi, avrebbero sparato ad un ragazzo diciannovenne uccidendolo. Secondo la testata Haaretz, lo stato di Israele avrebbe accusato i due coloni di omicidio volontario con motivazioni razziali. Il Dipartimento di Stato statunitense ha rilasciato sabato un commento di condanna, definendo l’episodio di Burqa un “attacco terroristico compiuto da coloni israeliani estremisti”. Nello stesso comunicato, il Dipartimento di Stato ha anche definito come un attentato terroristico l’omicidio di un poliziotto avvenuto sabato a Tel Aviv, da parte di un cittadino palestinese poi ucciso dalla polizia israeliana. |
Asia e Pacifico | Filippine: Domenica le Filippine hanno accusato la guardia costiera cinese di uso “eccessivo ed offensivo” dei cannoni ad acqua contro una nave da trasporto filippina diretta ad un avamposto nel Mar Cinese Meridionale. Le forze armate filippine hanno definito “sfrenatamente noncuranti della sicurezza delle persone a bordo e in violazione del diritto internazionale” le azioni del vascello cinese. L’incontro fra le due imbarcazioni è avvenuto durante un rifornimento di personale militare e viveri da parte delle Filippine all’atollo di Second Thomas, nelle isole Spratly al largo dell’isola filippina di Palawan. La Cina ha risposto alle accuse affermando di avere la completa sovranità sulle isole Spratly, incluso l’atollo di Second Thomas, e che l’imbarcazione avesse oltrepassato il confine marittimo trasportando materiale da costruzione illegale. |
Africa | Niger: i generali golpisti hanno richiesto l’aiuto del gruppo mercenario russo Wagner nell’eventualità di un intervento armato da parte della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS). L’ECOWAS avrebbe pianificato un intervento militare congiunto per restaurare il presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum, dopo il fallito tentativo di mediazione diplomatica di giovedì. Nigeria: nella giornata di sabato, il Senato della Nigeria (principale Paese dell’ECOWAS) ha consigliato al presidente Bola Tinobu di esaurire le vie diplomatiche a risoluzione della crisi, prima di procedere con l’intervento armato. Secondo la costituzione della Nigeria, il presidente può ordinare il dispiegamento dell’esercito al di fuori dei confini del Paese senza l’approvazione del Senato solo se ritiene ci possa essere un imminente minaccia o pericolo per la sicurezza nazionale. |