Molti potranno obbiettare che la guerra in quanto tale è già di per se un crimine ma secondo me quando viene combattuta con sistemi che sfuggono alla violenza esplicita si travalica un punto di non ritorno che bisognerebbe sempre impedire con tutti i mezzi di superare.
Quando si decide di combatterla utilizzando sistemi che prevedono scientemente un metodo per protrarla per generazioni magari tentando di cancellare l’identità di un popolo, ecco quella secondo me non è più guerra, è qualcosa di molto diverso che certamente pur implicando il concetto di genocidio, a mia modesta opinione è pure peggio.
Sono sempre più evidenti le prove di deportazioni di bambini in territorio russo o bielorusso dove subiscono violenze psicologiche (ma non solo) indicibili.
In Bielorussia è provata la presenza di almeno 2.000 bambini ucraini che sono costretti a campi come questo (nel video) dove gli viene detto sistematicamente, in ambienti costruiti appositamente per far breccia nella loro mente, di augurare la morte a Biden e Zelenskyy in modo che Putin possa prosperare e prendere il controllo di tutta l'Ucraina.
Il video, secondo The Telegraph, è stato girato nel sanatorio di Dubrava in Bielorussia ma ne esistono altri già identificati.
I giornalisti internazionali hanno dati in cui si prova l’esistenza di campi simili anche in Russia nei quali i bambini ucraini sono stati sottoposti a "rieducazione" forzata e picchiati quando si rifiutavano di obbedire, oltre ad essergli stato insegnato di condannare l’Ucraina.
È noto anche che in alcuni casi vengano già addestrati all’uso delle armi.
Le prove di questi crimini che coinvolgono Lukashenko e altri funzionari bielorussi sono state deferite alla Corte penale internazionale (ICC).
Quando si raggiunge questo livello la guerra non è più guerra, diventa qualcosa di diverso che va fermato ad ogni costo perché chi sottoscrive e autorizza sistemi simili può essere solo un mostro che va cancellato dalla faccia della terra.