Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba, Franz Forti
Conducono: Barbara Marzialetti, Franz Forti
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Argomenti principali della giornata:
Ucraina |
Le forze ucraine hanno compiuto avanzamenti confermati nell'area di confine dell'Oblast di Donetsk-Zaporizhia e nell'oblast di Zaporizhia occidentale e hanno fatto avanzamenti dichiarati a sud di Bakhmut il 9 settembre. I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​9 settembre mostrano che le forze ucraine sono avanzate a nord-ovest di Novomayorske (18 km a sud-est di Velyka Novosilka) lungo il confine di Donetsk-Zaporizhia Oblast, dove fonti russe affermano che i combattimenti si sono intensificati negli ultimi giorni. Ulteriori filmati geolocalizzati pubblicati il ​​9 settembre mostrano che le forze ucraine sono avanzate anche a nord-est e ad est di Novoprokopivka (13 km a sud di Orikhiv) e ad ovest di Verbove (20 km a sud-est di Orikhiv) nell'oblast occidentale di Zaporizhia. Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze ucraine hanno ottenuto successi non specificati a sud di Robotyne (10 km a sud di Orikhiv). Un miblogger russo affiliato al Cremlino ha affermato che le forze ucraine hanno costretto le forze russe a ritirarsi da Andriivka (9 km a sud-ovest di Bakhmut). Questo secondo i report ISW del 9 e del 10 di settembre. |
Russia |
Secondo ISW Il personale militare russo continua a descrivere nel dettaglio i problemi persistenti che ostacolano le operazioni russe lungo la linea del fronte in Ucraina. Il Gruppo di sabotaggio e ricognizione “Rusich”, un’unità paramilitare irregolare russa di estrema destra, ha pubblicato l’8 settembre un elenco di vari problemi che, a suo avviso, sono persistenti lungo la linea del fronte. Rusich ha affermato che la portata e la precisione della controbatteria russa sono inferiori alle capacità ucraine e ha affermato che le forze russe non dispongono di proiettili Krasnopol a guida laser e UAV per guidarle. Il Gruppo Rusich ha inoltre affermato che il sistema missilistico a lancio multiplo Tornado-S russo (MLRS) è meno resistente alla guerra elettronica (EW) rispetto ai sistemi HIMARS forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina. Il Gruppo Rusich ha inoltre osservato che molti membri del personale russo acquistano la propria tecnologia di comunicazione, rendendo difficile la comunicazione tra le diverse unità che utilizzano diversi modelli tecnologici. Il Gruppo Rusich ha affermato che le forze russe non evacuano il personale ferito o morto dalle aree del fronte e che questa mancanza di evacuazioni ha spinto parte del personale russo a rifiutarsi di completare le missioni di combattimento. Il Gruppo Rusich potrebbe riscontrare questi problemi con un’intensità e una frequenza più elevate rispetto alle forze russe in generale perché è una formazione piccola e irregolare, ma l’ISW ha regolarmente osservato altre unità russe esprimere problemi simili con capacità di controbatteria, comunicazioni ed evacuazioni. |
G20 |
La dichiarazione congiunta: Tra sabato 9 e domenica 10 si è tenuto a New Delhi, in India, il summit del G20. Durante l’incontro è stato raggiunto inaspettatamente il consenso per una dichiarazione congiunta che condanna l’utilizzo della forza con lo scopo di ampliare il proprio territorio, e sottolinea le sofferenze umane causate dai conflitti nonché l’inammissibilità dell’uso di armi nucleari. Sebbene la dichiarazione sia stata ritenuta un successo, elogiata anche dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Gran Bretagna e persino dalla Russia, l’Ucraina ha dichiarato che “non c’è nulla di cui essere orgogliosi”, dal momento che la dichiarazione congiunta evita di condannare direttamente Mosca per la sua aggressione all’Ucraina. Questo è dovuto, come si legge nei paragrafi iniziali del documento dedicati al conflitto in Ucraina, dai “punti di vista e valutazioni” diverse dei membri del gruppo. La questione della guerra in Ucraina, infatti, secondo quanto dichiarato da un funzionario dell’UE, è stata la più controversa e divisiva dei negoziati. L’ammissione dell’Unione Africa: Sabato il presidente indiano Narendra Modi ha comunicato l’ammissione come membro permanente del G20 delll’Unione Africana, organismo continentale di 55 Stati membri, che ha ora lo stesso status dell'Unione Europea. La sua precedente designazione era "organizzazione internazionale invitata". Il progetto “Partnership for Global Infrastructure Investment”: Gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno appoggiato un piano ambizioso per la costruzione di un corridoio economico che collegherebbe l'Europa con il Medio Oriente e l'India. Il progetto prevede la realizzazione di ferrovie, porti e cavi per migliorare l'infrastruttura digitale. Il corridoio previsto (Partnership for Global Infrastructure Investment) collegherà l'India, l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania, Israele e l'UE nel tentativo di rendere gli scambi commerciali più rapidi e meno costosi, e di potenziare la cooperazione economica e la connettività digitale. Nello specifico, il progetto potrebbe accelerare gli scambi commerciali tra l'India e l'Europa del 40% e contribuire a normalizzare le relazioni tra Israele e gli Stati del Golfo, come richiesto dall'amministrazione Biden. L'iniziativa costituisce anche un valido contrappeso al vasto corridoio infrastrutturale cinese, il progetto Belt and Road, che attualmente si estende attraverso l'Asia, l'Africa e l'America Latina e che ha dato alla Cina una notevole influenza sui Paesi in difficoltà economiche. Sebbene non si abbiano prove di una possibile correlazione tra gli eventi, è interessante notare l’assenza al summit del leader cinese Xi Jinping - oltre quella del presidente russo Putin, sostituito dal ministro degli Esteri Lavrov. G20 summit 2024: Il vertice del prossimo anno si svolgerà nel novembre del 2024 a Rio de Janeiro, in Brasile. Il presidente brasiliano Lula, intervistato a margine dell’incontro degli scorsi giorni, ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin non sarà arrestato in Brasile se parteciperà all’incontro, nonostante il mandato di arresto emesso a marzo dalla Corte Penale Internazionale (ICC). Si ricorda, tuttavia, che il Brasile è firmatario dello Statuto di Roma. |
Europa |
Italia: Il primo ministro Giorgia Meloni ha segnalato privatamente al suo omologo cinese Li Qiang l’intenzione dell'Italia di ritirarsi dalla Belt and Road Initiative (BRI), alla quale aveva ufficialmente aderito nel 2019 sotto il governo Conte. Il primo ministro Meloni ha preso tempo prima di decidere come comunicare la decisione del suo governo di uscire dal patto globale sulle infrastrutture, temendo le ritorsioni commerciali ribadite più volte dall’ambasciata cinese, sebbene già dall'inizio dell'anno l'Italia avesse segnalato a suoi alleati l'intenzione di ritirarsi dall'iniziativa. L'Italia, nel tentativo di ridurre al minimo le ripercussioni di questa decisione, intende sostituire l'accordo rivitalizzando un Partenariato Strategico Globale con la Cina - finalizzato a promuovere la cooperazione economica - firmato per la prima volta nel 2004 e dichiarato essere molto più prezioso della BRI dal ministro degli Esteri italiano Tajani. |