A quasi tre anni dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala, siamo ormai abituati a vedere sulla stampa e i media le stime delle vittime militari e civili. Queste cifre diventano parte del dibattito pubblico in maniera spesso approssimativa quando non distorta, diventando oggetto di strumentalizzazione da parte di chi le vuole usare per dimostrare una tesi piuttosto che un'altra. In questo articolo ho tentato di raccogliere in maniera analitica le informazioni fino ad oggi disponibili, per aiutare ad orientarci.
Nel dibattito pubblico spesso ricorre la cifra dei 14.000 morti causati dalla guerra nel Donbas tra il 2014 e il 2022. Alcuni, per ignoranza o malafede, spesso presentano questa cifra come rappresentativa delle vittime civili, quando in realtà essa include sia le vittime civili che quelle militari di entrambe le parti.
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, tra primavera 2014 e fine dicembre 2021, il numero complessivo delle vittime era stimato fra 14.200 e 14.400 [1]. Come possiamo vedere nel grafico alla Figura 1 tre quarti delle vittime erano militari e un quarto civili.
1.1 Caduti militari: 2014 - 2021
Secondo la già citata stima delle Nazioni Unite, dei 10.900 caduti complessivi, 4.400 erano fra le forze armate ucraine. La stima ufficiale ucraina era leggermente più alta e pari a 4.497 [2], di cui circa il 65% nei primi due anni del conflitto, come si può osservare alla Tabella 1 [3].
Tabella 1: caduti annuali fra le forze armate ucraine fra il 2014 e il 2021
2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1.757 | 1.181 | 564 | 354 | 227 | 170 | 107 | 136 |
La stima delle Nazioni Unite dei caduti di parte russa era di 6,500, ma non ci consente di stabilire quanti di questi fossero militari delle forze armate della Federazione Russa e quanti membri delle milizie separatiste delle repubbliche di Donetsk e Luhansk.
Nel marzo 2015, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva stimato che tra i 400 e i 500 militari russi fossero rimasti uccisi in Ucraina[4]. Allo stesso tempo, stime comparse sui media indipendenti russi parlavano di cifre fino a quattro volte maggiori. Un articolo apparso su Delovaya Zhizn 2015 ad esempio, riportava che al febbraio di quell’anno 2.000 famiglie avessero ricevuto pagamenti di indennità a seguito della morte di un familiare nel corso dell’operazione militare speciale in Ucraina [5][6][7]. Non vi è modo di confermare questo dato, ma il fatto che nel giro di poco tempo l’articolo fosse stato modificato e le cifre del numero di caduti rimosse sotto pressione del Roskomnadzor (Il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell'informazione e dei mass media) forse suggerisce che non si trattasse di un dato troppo lontano dalla realtà [8].
1.2 Vittime civili: 2014 - 2021
La stima delle vittime civili fra il 2014 e il 2021 è pari a 3,404. Di queste 312 erano di civili internazionali, di cui la maggior parte (298) rappresentata dall’equipaggio e dai passeggeri del volo Malaysia Airline 17 Amsterdam - Kuala Lumpur, abbattuto da un missile terra-aria russo il 17 luglio 2014 [9]. Il numero complessivo di vittime civili ucraine era quindi stimato a 3.092.
Come si può immediatamente notare, il 90% delle vittime civili ucraine si collocano nel 2014 e il 2015, il periodo di massima intensità del conflitto in cui il controllo del territorio nelle regioni di Donetsk e Luhansk era estremamente fluido. Le vittime in questione si trovavano sia in territorio sotto controllo ucraino che sotto il controllo russo.
Dal 2016, con il ‘congelarsi’ della linea del fronte il numero di vittime civili cala vistosamente. Dal grafico alla Figura 6 possiamo vedere come la maggior parte delle vittime civili tra il 2016 e il 2022 sia stato causato da mine e ordigni inesplosi, il che dovrebbe bastare a smentire il mito secondo cui l’Ucraina avrebbe bombardato per otto anni il Donbas causando migliaia di vittime.
L’invasione russa su vasta scala iniziata il 24 febbraio 2022 ha portato il numero complessivo delle vittime ad un ordine di grandezza superiore. Di seguito riporteremo le stime delle vittime organizzate in tre sezioni: forze armate russe, forze armate ucraine, e popolazione civile.
Nota: è opportuna una precisazione linguistica. Le stime riportate sulla stampa internazionale usano quasi sempre il termine ‘casualties’ che sarebbe erroneo tradurre con ‘caduti’ dal momento che include sia i morti che i feriti. È importante tenerlo a mente per evitare fraintendimenti.
2.1 Caduti fra le forze armate della Federazione Russa
Non è possibile conoscere con precisione il numero delle perdite russe da febbraio 2022 ad oggi. Generalmente si fa ricorso a tre tipologie di dati a confronto fra loro:
Quando si tratta dei dati pubblicati dal governo ucraino è giusto essere cauti e sarebbe sbagliato accettarli in quanto tali. Quello che è interessante invece è confrontarli alle stime provenienti dalle altre fonti per vedere quanto si discostino da esse.
Il grafico alla Figura 7 mostra il dato storico del numero di morti e feriti militari russi da febbraio 2022 a novembre 2024 secondo le fonti ufficiali ucraine. Secondo questi dati, a fine novembre 2024 il totale delle perdite russe (morti e feriti) sarebbe stato era di 740.000 [13].
Il grafico alla Figura 8 ci consente di osservare come, stando a questi dati, le perdite russe siano cresciute di anno in anno al punto che nel 2024 i russi avrebbero subito più perdite che nel 2022 e 2023 messi insieme.
Sorge legittimo chiedersi se questi dati siano verosimili. Per cercare di capirlo possiamo metterli al confronto con alcune delle altre stime disponibili riportate alla Tabella 2.
Tabella 2: stime di caduti e feriti da parte di media internazionali e governi occidentali.
Fonte | Stima | Note |
---|---|---|
Meduza [14] | 120.000-140.000 morti al giugno 2024 | 75.000 identificati sulla base di open data provenienti da necrologi, funerali, anagrafe, etc. I restanti stimati attraverso i dati ottenuti dai registri delle successioni. |
Mediazona [15] | 120.000 morti al giugno 2024 | 82.050 identificati sulla base di open data provenienti da necrologi, funerali, anagrafe, etc. I restanti stimati attraverso i dati ottenuti dai registri delle successioni. |
BBC Russia e Mediazone [16] | 128,231-185,196 morti | 783.338 identificati per nome e cognome sulla base di open data sono stimati essere tra il 45% e il 65% dei caduti complessivi. |
Ministero degli Esteri Francese [16] | 150,000 morti e 350,000 feriti al maggio 2024 | |
Capo di Stato Maggiore del Regno Unito [17] | 700.000 morti e feriti al novembre 2024 | |
Ministero della Difesa degli Stati Uniti [18] | 750.000 morti e feriti al dicembre 2024 |
Se si accetta un rapporto di 5:1 tra feriti e morti, le stime di Mediazona, Medusa, e BBC Russia sono coerenti non solo con le stime fornite da Regno Unito e Stati Uniti, ma anche con quelle ucraine.
In un articolo uscito nel luglio 2024 The Economist ha messo a confronto le stime provenienti da varie fonti (Figura 9) stimando le perdite russe tra 462,000 e 728,000, di cui fra i 106.000 e 140.000 morti [19].
Vale la pena sottolineare che risalendo a luglio, questa stima non conta i caduti degli ultimi 4-5 mesi, durante i quali le avanzate russe sul fronte sud-orientale hanno avuto un costo altissimo. Secondo il Ministero della Difesa del Regno Unito nei soli mesi di settembre, ottobre, e novembre le perdite russe in termini di morti e feriti sarebbero state di 125.000 [20][21][22].
Le stime dei caduti russi dovrebbero includere anche il Gruppo Wagner. Mediazona è riuscita a stimarne le perdite sulla base dei dati relativi all’arruolamento dei detenuti nelle carceri russe. Secondo Mediazona, circa 48.000 detenuti si sarebbero uniti al Gruppo Wagner e di questi, circa 17.000 sarebbero morti nella sola Battaglia di Bakhmut[23]. Questi dati sono coerenti con le dichiarazioni dello stesso Yevgeny Prigozhin secondo cui il Gruppo Wagner avrebbe contato 78.000 uomini di cui 22.000 sarebbero rimasti uccisi e 40.000 feriti a Bakhmut [24].
A non essere inclusi in tutte queste stime sono invece i caduti delle milizie delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk per cui è ancora più difficile trovare stime affidabili. Un dato non verificabile, ma significativo, è che nella primavera del 2022 un portavoce della Repubblica Popolare di Donetsk aveva stimato le perdite a 20.000, pari a circa la metà degli uomini inquadrati in queste milizie [25].
In conclusione, stando a queste stime, il numero complessivo di perdite russe sembra verosimilmente compreso tra i 500.000 e 750.000, fra cui tra i 120.000 e i 200.000 morti.
2.2 Caduti delle Forze Armate Ucraine (2022-2024)
Per quanto riguarda le forze armate ucraine, il governo ucraino è stato molto cauto nel mantenere il numero dei caduti riservato, rivelandolo pubblicamente solo in due occasioni. Nel febbraio 2024, il presidente Zelenskyy ha rivelato che 31.000 militati ucraini erano rimasti uccisi nel conflitto, mentre a dicembre la cifra era salita a 43.000 [26][27].
Alla Tabella 3 abbiamo riportato le stime provenienti da altre fonti:
Tabella 3: stime di caduti e feriti ucraini da parte di media internazionali e governi occidentali.
Fonte | Dati |
---|---|
Libro della Memoria | 24.500 morti e 100.000 feriti al novembre 2023 |
Wall Street Journal [29] | 80.000 morti e 400.000 feriti al settembre 2024 |
Ministero della Difesa degli Stati Uniti[30] | 57.500 morti e 250.000 feriti all’ottobre 2024 |
UA Losses Project [31] | 61.579 morti al dicembre 2024 |
Anche in questo caso, The Economist, in un articolo di fine novembre, ha messo a confronto le diverse stime come (Figura 9) concludendone che il numero dei morti sarebbe tra i 60.000 e i 100.000 [32]. Si tratta di una stima con un margine di errore significativamente più alto che nel caso russo.
In conclusione, stando a queste stime, il numero complessivo di perdite ucraine sembra verosimilmente compreso tra i 350.000 e 450.000, fra cui tra i 60.000 e i 100.000 morti.
Al 30 novembre 2024, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani stimava il numero di vittime civili ucraine a 12.340 morti e 27.836 feriti [33]. Di questi, il 79% in territorio sotto il controllo ucraino e il restante 21% in territorio controllato dalle forze russe.
Questa cifra riguarda solo le morti accertate e, per ammissione stessa dell’ufficio dell’Alto Commissariato, tende a sottostimare il numero complessivo dal momento che la Federazione Russa non consente agli osservatori internazionali l’accesso alle aree occupate. Solo a Mariupol, ad esempio, la cifra delle vittime civili ucraine a causa dell’assedio russo è ad almeno 25.000, con le stime più alte che arrivano ad 80.000 [34][35].
A febbraio 2023, l’Ufficio del procuratore Generale dell’Ucraina aveva parlato di 100.000 morti civili, mentre fonti del pentagono a maggio dello stesso anno parlavano di 42.000 [35][36]. A questi si devono aggiungere 200 civili internazionali rimasti uccisi in Ucraina e 2 cittadini polacchi rimasti uccisi in Polonia [37][38].
Per quanto riguarda le vittime civili russe nel territorio della Federazione Russa, la stima dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani è di 59, mentre i media russi parlando di 372, ma si tratta di una cifra non indipendentemente verificata [39][40].
Il numero complessivo delle vittime militari e civili dal febbraio 2022 ha già superato il milione in termini di morti e feriti [41] fra cui verosimilmente tra i 250.000 e i 400.000 morti totali.
Sulla base delle stime citate nel corso dell’articolo, nei grafici alla Figura 12 si possono vedere divise per tre categorie (forze armate russe, forze armate ucraine, civili ucraini) le stime più basse e più elevate delle perdite complessive (a sinistra) e dei morti (destra).
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